L’ira dei genitori: Scuola Sarria, rifugio per clochard
NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Sono bastati sette mesi a rendere una struttura, appartenente al plesso scolastico Sarria di San Giovanni a Teduccio, un tugurio, un’area fatiscente oltre che un rifugio per barboni e tossicodipendenti. Il Comune intanto concorda sulla necessità di intervenire, ma al momento mancano i fondi necessari per una ristrutturazione.
«Non accettiamo l’idea di lasciare la struttura al degrado e all’abbandono – dice Annamaria Sacco, una residente del rione San Giovanni – e vogliamo intervenire anche economicamente per riutilizzare l’edificio; abbiamo a cuore che i nostri figli possano avere ambienti funzionali, qui ci viviamo». In questi sette mesi l’edificio è stato preso d’assalto da drogati che lo hanno usato come porto franco per fare uso di stupefacenti e per dormire. «Questo posto è diventato un letamaio – aggiunge Annamaria – ed è stato completamente distrutto, ma intendiamo farci sentire a Palazzo San Giacomo, abbiamo necessità di risposte certe e di un impegno concreto». A farsi carico di alcuni progetti, la Chiesa evangelica della zona, che ha iniziato una raccolta firme da presentare alle istituzioni: «La nostra comunità è composta da circa 190 adepti – dice il responsabile della comunità evangelica del rione San Giovanni, Antonio Izzo – e c’è tutto l’interesse di autofinanziare progettualità che possano rendere vivibile quest’area abbandonata; abbiamo presentato già un’istanza all’assessorato di competenza, in quanto pensiamo che la situazione stia degenerando e bisogna intervenire in tempi brevi». L’idea è quella di creare uno spazio verde per i bambini, oppure una mensa per i “meno fortunati”, uno “scopo sociale” dicono i membri della comunità. Da Palazzo San Giacomo intanto le prime risposte: «È chiaro che valuteremo le progettualità che ci vengono prospettate – ha dichiarato l’assessore al patrimonio del Comune di Napoli Sandro Fucito – ed eviterei su due piedi di fare valutazioni affrettate; ascolteremo sicuramente – aggiunge – quanto ci verrà proposto ed incontreremo i residenti del Rione San Giovanni per valutare la fattibilità delle loro idee. È nostro interesse portare a termine questa vicenda in tempi ristretti». © RIPRODUZIONE RISERVATA