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La Juventus non sa più perdere

NAPOLI (di Eleonora Posabella) – La Juventus di Antonio Conte esordisce nella prima giornata del girone di ritorno, battendo allo Juventus Stadium la Sampdoria di Sinisa Michailovic e lo fa con opulenza, quattro le reti segnate dai bianconeri a caccia della dodicesima vittoria consecutiva.

FBL-ITA-SERIEA-JUVENTUS-SAMPDORIAIl pericolo, che si materializzerà poi nel corso del match, è decisamente la possibilità del calo di attenzione in vista della ben più importante e temibile gara di martedì sera contro la Roma nei quarti di finale della Coppa Italia. La squadra del tecnico leccese è inoltre costretta a fare a meno di Leonardo Bonucci per un leggero fastidio muscolare e di Andrea Pirlo, probabilmente preservato per la sfida contro i romani; le assenze sono tanto pesanti, che il gioco ne risente in maniera evidente, l’undici bianconero senza coloro i quali solitamente ne impostano il gioco, fatica a trovare i giusti spunti, che in questa serata uggiosa tardano ad arrivare anche dagli esterni.
Nonostante le perplessità la squadra di casa al termine della prima frazione di gioco ha già concretizzato un cospicuo vantaggio, concedendosi un’ unica distrazione, che costa a Barzagli uno sfortunato autogol sul cross teso di Gabbiadini.

La vecchia signora appare meno concentrata rispetto ad altre partite, giocate in maniera perfetta e la Sampdoria dal canto suo ha il merito di giocarsela fino in fondo senza cedere alle insidie del punteggio, a fare la differenza è in definitiva la diversa caratura delle due formazioni e le miracolose parate di Gigi Buffon. Risolutiva e in parte confortante per il mister bianconero è la prova di Claudio Marchisio, a cui in assenza di Pirlo vengono consegnate le chiavi del centro campo; per i primi 45 minuti il centrocampista bianconero è perennemente francobollato da Bjarnason, che lo marca a uomo, ma ciò nonostante riesce a dar prova delle sue qualità.

Migliore in campo: Arturo Vidal, due delle quattro reti portano la sua firma, non sbaglia mai dal dischetto e si dimostra poliedrico nel saper interpretare più di un ruolo nella stessa partita, fondamentali sempre i suoi inserimenti. Peggiore in campo: dalle stelle alle stalle per Stephan Lichtsteiner, fantasma di sé stesso, è evanescente la sua prestazione rispetto alla gara della scorsa settimana.