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La Juve batte l’ Udinese, bravi a crederci fino alla fine

NAPOLI (di Eleonora Posabella) – Alla Juventus non basta il clima gioioso, venutosi a creare grazie alla presenza dei tanti bambini nelle curve, chiuse per i cori razzisti; la squadra bianconera deve infatti faticare per ottenere i tre punti contro un’ ostinata Udinese.

Juve, i giocatori esultano dopo il golLa formazione di Conte ancora orfana dei titolari sulle fasce, è costretta a fare a meno del suo regista dopo poco più di 10 minuti, Pirlo infatti si infortuna e lascia spazio a Paul Pogbà, tenuto fino a quel momento in panchina a riposo. Appare immediatamente evidente che, mancando la figura del suo regista, la squadra fatichi a creare il gioco, neanche il talento del giovane francese basta a colmare il vuoto lasciato da Andrea Pirlo, il quale oltre al supporto tecnico fornisce ai compagni una vera e propria sicurezza mentale. Il tecnico è perciò costretto a cambiare modulo e a fare maggiore affidamento sugli attaccanti, fino a questo momento sempre collaborativi e presenti, ma nonostante i tentativi, il primo tempo si chiude ad armi pari, nessuna delle due squadre riesce a trovare i varchi giusti per affondare il colpo decisivo. L’ingresso al 76° minuto di Fabio Quagliarella da la solita scossa al match, l’attaccante napoletano infatti infastidisce la porta avversaria con un bellissimo tiro che trova però pronto Brkic nella respinta.

Quando anche il pubblico sembra essersi rassegnato all’ eventualità di un pareggio, arriva il gol di Fernando Llorente, l’attaccante spagnolo ancora una volta decisivo, ripaga a pieno le aspettative del tecnico bianconero, il quale ha dalla sua il merito di averlo saputo aspettare.
La Juve si gode la vetta, davvero solitaria questa settimana, grazie all’ ennesimo pareggio della Roma, ma è conscia di dover ritrovare la propria identità, anche in assenza della pedina fondamentale.

Migliore in campo: sia Llorente che Tevez danno il supporto necessario e assumono un ruolo basilare nelle manovre di gioco. Menzione speciale va ancora al portiere della nostra nazionale: Buffon sempre pronto anche dopo tanti minuti di inattività. Peggiore in campo: dalle due fasce non arrivano mai grossi spunti Padoin e De Ceglie non sono all’ altezza di questa Juve.

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