“Kastellos. Archiettura Rom in Romania”, la mostra di Massimo Vicinanza al Palazzo Reale di Napoli

NAPOLI – (di Marianna Canciani) – E’ stata inaugurata ieri, nella sala dorica del Palazzo Reale di Napoli, la mostra “Kastellos. Architetture rom in romania”, di Massimo Vicinanza, il fotografo napoletano che ha portato nella sua città, dopo il grande successo riscosso a Madrid, le immagini scattate nei sobborghi di diverse città rumene: i Kastellos rappresentano un tipo di architettura unico, che nasce dall’unione di stili molto diversi e dalla trasformazione di un mondo molto particolare, quello dei rom. Si tratta di edifici realizzati in cemento, ma in maniera completamente artigianale, senza l’intervento di ingegneri e architetti. Così negli angoli nascosti di Bucarest, Timisoara, Braila, Buzescu e di alcuni piccoli centri lungo il Danubio e verso i monti della Transilvania, si ergono queste costruzioni che mescolano segni dell’architettura locale con torrette orientaleggianti, pagode, colonne bizantine, balconcini toscani, inserti gotici ed elementi della Secessione Viennese, esprimendo la cultura e lo stile di vita del nomadismo divenuto sedentario da alcuni decenni. I Kastellos sono, quindi la testimonianza di un bisogno sempre più forte, da parte del popolo rom, di stanziarsi in dimore stabili che continuino, allo stesso tempo, ad esprimere un grande senso di trasformazione e mutevolezza attraverso elementi architettonici in continua evoluzione e a rappresentare le funzioni e le gerarchie di un gruppo etnico ben definito.

Le fotografie di Massimo Vicinanza, in mostra fino all’ undici Dicembre 2010, a ingresso libero, raccontano questo affascinante e sconosciuto mondo. In occasione dell’ inaugurazione, sono state lette le poesie della scrittrice Mariella Mehr, fra i fondatori dell’International Romani Writers’ Association, IRWA, di Helsink e tra musiche e degustazioni rom, sono intervenuti il Prof.Claudio Claudi de Saint Mihiel, Preside della Facolt‡ di Architettura Universit‡ degli Studi di Napoli “Federico II” e la Dott.ssa Maria Rosaria Nappi della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania.