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Gabriele(pd): da Giunta Caldoro assurdo colpo di spugna su lsu

”Con un colpo di spugna, nel maxiemendamento a firma del Presidente Caldoro, viene cancellata la possibilita’ per la Giunta regionale di procedere alla stabilizzazione dei LSU in forza alla Giunta regionale stessa. Si tratta di un provvedimento assurdo ed inconcepibile che taglia di fatto le prospettive di uscita dal precariato ai lavoratori socialmente utili storici che da 15 anni hanno garantito  servizi essenziali all’amministrazione regionale”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale del Pd, Corrado Gabriele, il quale, in una  nota, ricorda che ”molti di questi lavoratori assicurano il funzionamento di uffici strategici degli assessorati e addirittura l’intera attivita’ di controllo, compresa la sala operativa della protezione civile, e’ affidata a lavoratori ormai piu’ che professionalizzati ed in possesso di titoli ed esperienze di rilievo”. ”Alla fine della scorsa legislatura – precisa Gabriele – il Consiglio all’unanimita’ inseri’ nella legge regionale n.14 sul lavoro, un comma per la programmazione di interventi di stabilizzazione con rapporti di lavoro anche a tempo determinato che potessero equiparare circa 400 lavoratori socialmente utili ai loro colleghi dipendenti regionali con cui quotidianamente, e per 15 anni consecutivi, avevano condiviso funzioni lavorative e luoghi operativi di lavoro, con la differenza di non avere un contratto di lavoro ma una semplice indennita’ di circa 500 euro mensili”.

”Il provvedimento inserito nella prima finanziaria della legislatura Caldoro – conclude  Gabriele – prevede l’abrogazione del comma 4 dell’art.34 specificamente riservato ai LSU. Tra l’altro non siamo a conoscenza di come e quando si intende impegnare i diversi milioni di euro frutto dell’accordo per la stabilizzazione siglato nel 2010 dalla giunta Bassolino con il sottosegretario Viespoli. Con il blitz delle ultime ore, il governo regionale si conferma assolutamente insensibile e sordo rispetto ai problemi del lavoro, finora affrontati solo con la forza e scappando via da ogni forma di dialogo con la piazza”.  (Ansa)

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