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Franco Battiato: “Troie al Parlamento”

BRUXELLES – In diretta dal Parlamento europeo, nel corso di un incontro istituzionale dedicato ai ‘Nuovi percorsi tra turismo e cultura in Sicilia’, crudo e diretto l’affondo sferrato dal cantautore italiano Franco Battiato. Originario di Ionia, dal 6 novembre 2012, Assessore al Turismo e allo Spettacolo della Regione Sicilia – presso la Giunta Crocetta – si è, sin dall’inizio del suo mandato, ironicamente autodefinitosi ‘Assessore alle meccaniche celesti’, rinunciando a qualsiasi compenso legato al suo ruolo.

 

Franco Battiato
Franco Battiato

Quando ero piccolo, mia zia faceva la sarta, aveva quindici ragazzine – dai 15 ai 20 anni – che avrebbero fatto impazzire Roman Polanski. Tutti lo considerano un ‘pedofilo’, ma poi non credo che sia questo. Ebbene, la ‘Fisiognomica’ l’ho imparata da loro, non avevano neanche la quinta elementare, però quando passava un uomo era finito, perché vedevano tutti i difetti immediatamente. Uno si rallegra quando un essere non è così servo dei padroni. E farebbero qualunque cosa queste troie che si trovano qui, in giro, nel Parlamento. È inaccettabile, inaccettabile… dovrebbero aprire un casino, e farlo pubblico.

 

Com’è facile immaginare, immediate le critiche e le reazioni di sdegno dell’ambiente politico, soprattutto da parte di esponenti del Pdl e del Pd, nei confronti di questo ‘sfogo’ del cantautore siciliano, probabilmente legato – come egli stesso ha tenuto a precisare nelle ore immediatamente successive a tale dichiarazione – a considerazioni, ampiamente diffuse tra l’opinione pubblica, e non solamente, sulla passata legislatura ed agli avvenimenti che hanno tristemente visto il nostro Paese sotto i riflettori ed al centro di polemiche denigratorie a carattere internazionale.

 

Prendo atto, con dispiacere, che il senso della mia frase – che, ovviamente, si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne – sia stato travisato e interpretato come un’offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne, o addirittura riferibile al Parlamento europeo. Era evidente – aggiunge il musicista – che il riferimento era a passate stagioni parlamentari che ogni italiano di buon senso vuole dimenticare. Stagioni caratterizzate dal malaffare politico, dal disprezzo per le donne e per il bene pubblico. Dispiace, altresì, prendere atto che dopo un’ora e mezza di conferenza in cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo per ridare dignità e speranza alla Sicilia, sia passata una singola frase che ovviamente non poteva essere riferibile all’attualità.

 

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