Egitto, l’incarico ad El Baradai

(di Vincenzo Mattei) – Dopo un giorno di scontri, l’Egitto sembra parzialmente ritornare alla normalità, sebbene la tensione rimane costante e una possibile escalation di violenze potrebbero scoppiare da un momento all’altro. È ancora troppo presto per capire quali saranno le dinamiche future e lo svolgimento degli eventi. Per il momento, il presidente at interim che ha sostituisto Morsi, il giudice Mansour, ha incaricato Mohamed El Baradai, esponente di spicco dell’opposizione politica e del Fronte di Salvezza Nazionale, di formare il governo (Al Ahram). La nomina conferma l’intenzione dei militari di seguire di pari passo la Roadmap del movimento Tamarroud, lo stesso che il 30 giugno ha portato a Tahrir quasi 4 mln di persone e 17 in tutto l’Egitto (Egypt Indipendent). Lo stesso movimento ha chiamato per un’altra mega manifestazione per domani, domenica 7 luglio, per mostrare ancora una volta i muscoli alla Fratellanza Musulmana, che non riesce a darsi pace dopo lo smacco della destituzione di Morsi.

I Fratelli Musulmani hanno giocato male le loro chance governative nell’ultimo anno. In un periodo transitorio avrebbero dovuto percorrere una strada più conciliante con le opposizioni e con tutta la società civile invece di creare fratture tra una parte e l’altra della comunità. Ora lo stesso compito, quello di non commettere gli stessi errori, sarà nelle mani del nuovo presidente della repubblica, de El Baradei e dell’esercito di ricomporre quella frattura nei confronti della Fratellanza. Altrimenti, la possibile marginalizzazione ed estremizzazione dei Fratelli, potrebbero condurre a scenari pericolisi, quali derive terroristiche all’interno del paese.