Infanzia, cresce l’allarme per i diritti dei bambini
NAPOLI (di Tiziana Pagano) – Questo decennio si sta mostrando difficile sotto molti aspetti: la crisi economica ci sta portando mano a mano a una profonda sfiducia verso il futuro, ed è forse per questo che stiamo perdendo di vista la tutela dei bambini che sono, appunto, il futuro della nostra società. «Se l’Italia nei decenni passati si è posta molte volte all’avanguardia sul fronte della promozione dei diritti delle persone di minore età oggi non è difficile cogliere la tendenza verso un pericoloso arretramento di quei diritti». E’ l’allarme lanciato dal Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora.
Se guardassimo alla condizione dei bambini nel Mondo, ci renderemo conto che la situazione è preoccupante, e non solo nei Paesi poveri. Certo, la condizione dei bambini in Africa, America Latina e via discorrendo è sicuramente allarmante: costretti a lavorare, a prostituirsi, a rinunciare alla propria infanzia per conoscere troppo presto la cattiveria degli adulti. Proprio in questi mesi, si parla molto del movimento ‘Kony 2012’ e dell’omonimo video su Youtube: l’organizzazione di ‘Invisible Children’ ha infatti realizzato un cortometraggio nel quale vengono esposti i crimini di Joseph Kony, il ricercato numero 1 della Corta Internazionale dei Crimini, accusato di rapire bambini per renderli piccoli soldati e bambine per renderle schiave del sesso. Una situazione che si ripete giorno dopo giorno, e non solo in Uganda, dove ha sede il movimento della L.R.A. di cui Kony è il capo, ma in tantissime altre parti del mondo. Una condizione davvero intollerabile e che mortifica ogni giorno la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989…siamo nel 2012, ma tanti sono i bambini che ancora non ne godono, che vengono mortificati ogni giorno dalla crudeltà umana.
Ma i bambini dei cosiddetti Paesi civilizzati non è di sicuro rosea. Hanno altri problemi, non meno trascurabili: ci sono genitori che non li educano alla legalità e all’istruzione, che non consentono loro di avere un corretto sviluppo. Per quanto riguarda il primo aspetto, le punizioni sono dure, ma per quanto riguarda il secondo? Il loro sviluppo: lasciare i bambini davanti alla Tv per ore e ore, non giova di certo alla loro formazione, tantomeno permettere che trascorrano gran parte delle loro giornate con una console per videogiochi. Molti bambini di oggi non conoscono la gioia di giocare con i loro amici, non conoscono il piacere di creare qualcosa con le loro mani… preferiscono sempre più confrontarsi con i pixel dei giochi all’ultima moda. Ma questo sta portando la generazione odierna a trascurare i rapporti umani e ciò significa non saper affrontare un confronto se non attraverso la violenza, come nei videogiochi appunto. Il confronto con l’altro è il mezzo attraverso il quale la persona si forma, diventando adulto. Adulti che non si confrontano tra loro, che tipo di mondo possono costruire?
Insomma, sembra che i bambini non vengano tutelati in nessun angolo del Pianeta…il futuro delle nazioni, però, dipende proprio da questo…