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Cronaca

Comune di Napoli, pronta la giunta

Giunta del Comune di Napoli

NAPOLI (di Daniela Sasso) – Ecco i dodici componenti della neo squadra che affiancherà de Magistris nella conduzione e, soprattutto, nell’ onda di cambiamento e di legalità tanto preannunciate.

Pochissimi i colpi di scena. Le indiscrezioni hanno ricevuto in larga parte conferma. Ad eccezione della nomina del vicesindaco, Tommaso Sodano, ex senatore di Rifondazione Comunista e presidente della Commissione ambiente, da sempre distintosi per le sue battaglie ambientaliste. A lui il sindaco ha conferito, inoltre, l’ incarico di assessore all’ Ambiente e ai Rifiuti, con deleghe anche a sviluppo sostenibile, igiene e sanità, parchi e giardini, mare e tutela degli animali.

A Sergio D’ Angelo, presidente delle cooperative sociali riunite nella Gesco – uno dei più grandi Consorzi nazionali attivi nel terzo settore – la nomina di assessore alle Politiche sociali e alle Politiche dell’ immigrazione. Portavoce del comitato di attivisti “Il welfare non è un lusso” e di numerose associazioni impegnate nella difesa dei diritti sociali. Sebbene egli si dimetterà da tutti i suoi incarichi per entrare in giunta, non sono mancate le polemiche di chi considera la sua nomina generatrice di un discreto conflitto d’ interessi: la Gesco vanta, infatti, crediti per milioni di euro nei confronti del Comune di Napoli. Soldi che dovrebbero essere utilizzati per pagare gli operatori sociali che, da oltre tre anni, non percepiscono stipendio. Senza tralasciare il fatto che, la scorsa estate, sempre la Gesco ed altre cooperative sociali napoletane sono state accusate di aver creato una vera e propria “parentopoli” in Campania, nell’ ambito del Terzo Settore.

Luigi De Falco è stato nominato assessore all’ Urbanistica, con deleghe all’ edilizia pubblica e privata, all’ antiabusivismo edilizio, condono edilizio, centro storico ed edifici storici, rapporti con l’ autorità portuale e politica della casa. Molte deleghe calde, dunque, che lo porteranno, nei prossimi masi ad occuparsi di questioni delicate, come la riqualificazione di Bagnoli ed i vari progetti urbanistici da realizzarsi a Napoli est.

Ad Antonella Di Nocera, la giovanissima presidente di ArciMovie, attiva nella diffusione e promozione dei cinema e dello spettacolo nella zona orientale della città, la nomina di assessore alla Cultura, con deleghe a turismo, spettacoli, biblioteche ed archivi, toponomastica. Sulla sua nomina non sono mancate polemiche.

Anna Donati, in ballottaggio per il ruolo di probabile vice sindaco, è stata invece nominata assessore per il settore Mobilità ed Infrastrutture, con deleghe a viabilità, strade, parcheggi, protezione civile, gestione delle emergenze, suolo e sottosuolo, pubblica illuminazione, impianti tecnologici, metropolitane. Direttore generale dell’ Acam tra il 2009 e il 2010, è una delle peggiori nemiche di progetti folli come il Ponte sullo Stretto di Messina, la Tav in Val di Susa e l’ autostrada della Maremma.

Marco Esposito – assessore al Lavoro e alle Attività produttive – giornalista esperto di Economia, collaboratore per Il Mattino di Napoli. Già responsabile di Italia dei Valori per le Politiche per il Sud. Delegato a sviluppo, commercio e mercati, produzione e servizi, ricerca e innovazione, pubblicità e affissioni, tutela dei consumatori, polizia amministrativa, formazione professionale, artigianato, made in Naples, zone franche (con particolare riguardo a quelle metropolitane che, da tempo ormai, si cerca di far ripartire in alcune tra le più nevralgiche periferie della città).

Alberto Lucarelli, posto dal sindaco a capo di un nuovo assessorato – quello ai Beni Comuni – che, come sottolinea lo stesso de Magistris ha una straordinaria importanza in vista della gestione di tutti i beni di natura pubblica, i quali verranno sottratti ai Consigli di amministrazione delle aziende municipalizzate. Deleghe, inoltre, a informatizzazione e democrazia partecipativa, acqua pubblica, servizi idrici e fognature, servizi informatici, reti telematiche e telefoniche, rapporti con i comitati civici, movimenti, comunità e cittadinanza attiva, assemblee del popolo. Il neo assessore, infatti, avrà l’ arduo compito di ascoltare ed accogliere tutte le istanze provenienti dai comitati e dai cittadini, i quali, per volontà del sindaco, attraverso periodici referendum orientativi ed incontri pubblici, potranno esprimere le loro opinioni ed eventuali critiche sull’ andamento della gestione del Comune.

Giuseppe Narducci, assessore alla Sicurezza, Polizia municipale e Gare e Appalti pubblici. L’ ex pm, la cui nomina, già preannunciata da indiscrezioni, è stata notevolmente contestata dai centri sociali, soprattutto dagli attivisti di Insurgentia, schieratisi, fin da subito, a favore della nomina di de Magistris a capo della città di Napoli, attraverso il loro rappresentante Pietro Rinaldi (lista civica “Napoli è tua”). L’ ex giudice, infatti, sebbene si sia distinto nella lotta contro Nicola Cosentino, si è anche schierato in opposizione ai manifestanti che insorsero contro l’ apertura della discarica di Chiaiano, accusandoli di colludere con la criminalità del luogo.

Il sindaco, non curante dei pareri contrari a tale nomina, ha affermato: “Questa sarà una giunta anti camorra. Pertanto, proprio chi si è distinto nella lotta alla criminalità organizzata – come Narducci, per l’ appunto – può offrire sicurezza di massima sorveglianza alla città”.

Per questa “investitura”, l’ ex pm si è dimesso, nel giro di poco più di una settimana, dal suo ruolo di giudice.

A tal proposito, il Consigliere comunale a Napoli per Rifondazione Comunista, Sandro Fucito, sostiene: “Non sono contrario né alla nomina di Narducci, né al fatto che ex magistrati decidano di dedicarsi alla politica. Credo, tuttavia, che talune esperienze amministrative debbano rispondere ad un presupposto di forte sensibilità verso tematiche civili e socio-culturali e ad un desiderio di risposta in termini sociali del proprio operato, piuttosto che ad un generico desiderio di ordine e di trasparenza necessario, ma non sufficiente”.

Annamaria Palmieri, già presidente del Cidi (centro di iniziativa democratica degli insegnanti), è stata nominata assessore alla Scuola e all’ Istruzione. Deleghe ad asili nido, diritto allo studio, educazione alla legalità, lotto alla dispersione scolastica, attuazione dell’ integrazione scolastica dei bambini diversamente abili e dei migranti, città dei bambini, progetti speciali per l’ infanzia.

Riccardo Realfonzo, già assessore nella precedente giunta Iervolino – da cui si dimise per i forti attriti con i vertici delle società municipalizzate – è stato nominato assessore al Bilancio. A lui, dunque, l’ arduo compito di sanare le casse martoriate del Comune (con debiti che si aggirano intorno ai 5 miliardi di euro), riorganizzando in primis la gestione di tutte le Società partecipate.

Tagliare gli sprechi e migliorare l’ efficienza della Pa. Questa la ricetta vincente del neo assessore.

Giuseppina Tommasielli, medico di base e membro dell’ Idv regionale, è stata nominata assessore allo Sport, alle politiche familiari e alle politiche giovanili. Deleghe anche al tempo libero e agli impianti sportivi. È lei che l’ ha spuntata al ballottaggio, annunciato da alcuni giornali nei giorni scorsi, con l’ altro possibile candidato all’ assessorato alle politiche giovanili , il giornalista, politologo – già assistente europarlamentare di de Magistris – Alessio Postiglione.

Bernardino Tuccillo, ex sindaco per l’ Idv a Melito, dove si è distinto nella lotta alla camorra. A lui la nomina di assessore al Patrimonio, oltre che una sfilza di deleghe: patrimonio, demanio, assegnazione immobili, manutenzione immobili, conservazione e logistica uffici, decoro e arredo urbano, cimiteri, autoparchi comunali, provveditorato, economato, personale, utilizzo delle risorse umane, rapporti con le municipalità, rapporti con i sindacati, anagrafe, stato civile, servizio elettorale, protocollo, archivi, statistica, censimenti.

Alla fine della riunione di presentazione della nuova giunta, tenutasi a Palazzo San Giacomo, il sindaco ha dichiarato la volontà di porre alla presidenza del gabinetto Attilio Auricchio, colonnello dei carabinieri, che de Magistris stima per il suo impegno nella lotta in favore della legalità (ha svolto le indagini nel caso Calciopoli, per conto del pm Narducci) e che conosce personalmente dal 1995.

Alla vicepresidenza di gabinetto, invece, Sergio Marotta.

Il sindaco manifesta, inoltre, l’ intenzione di accorpare insieme le varie partecipate in tema di rifiuti, verde e arredo urbano, parchi e giardini; nonché di porre alla presidenza dell’ Asìa – dopo le dimissioni di Daniele Fortini – Raphael Rossi, giovane componente del Cda dell’ Amia di Torino che, dopo aver denunciato un giro di mazzette e aver fatto risparmiare all’ Amministrazione comunale diversi milioni di euro in acquisti di macchinari inutili, fu licenziato. La sua storia è stata raccontata anche dalla trasmissione di Raitre, Report.

Contro chi lo accusa di voler dare vita ad uno “Stato di polizia”, il sindaco risponde: “Nessuno Stato di polizia. Napoli avrà l’ Amministrazione comunale improntata ai valori autentici della Democrazia. Tuttavia, io sono il sindaco, eletto dal 66% degli aventi diritto al voto, e tocca, quindi, a me prendere le decisioni per la salvaguardia del benessere della città e dei cittadini. E qui, a Napoli, c’è il grave problema della camorra, che va affrontato e combattuto”.

 

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