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Cultura

Comicon 2013

(Servizio: Ugo Di Fenza)

Realtà e immaginazione si confondono nelle quattro giornate del Comicon, il Salone internazionale del fumetto.

Il visitatore occasionale crede di essere arrivato in una sorta di paese della cuccagna dove tutti i giochi sono permessi.

Il Comicon è un carnevale dei giorni nostri affollato da cosplayer, ormai una “realtà” affermata. L’aspetto più umano dei quattro giorni sono i bagarini all’ingresso e l’immensa fila del giorno d’apertura.

Vivere in un mondo fantastico però, non è cosa una cosa da ragazzi e gli adulti nella sala conferenza lo ricordano.
Se si ascolta distrattamente il tono delle discussioni sembra quasi che “Erondar” (Dragonero) sia una terra scoperta da poco ed è ovvio fare attenzione a non mettere piede nella “terra degli orchi”, a Napoli poi è da poco scoppiata un’epidemia zombie precisamente ai quartieri spagnoli (47 Dead Man Talking), un adolescente con il cranio scoperto vive una vita “normale” (Brian the Brain), un armadillo ci consiglia cosa è giusto fare (zerocalcare) e delle donne mozzafiato sovrastano le città (Milo Manara).
Il fumetto è solo un fumetto per chi vuole credere sia così. Lasciateli annoiare.

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