Notizie dall'Italia e dal mondo

Sport

Napoli, al 94’ è pareggio contro l’Atalanta

NAPOLI (di Cristina Accardo) – Negli occhi ancora le immagini della festa, nelle orecchie ancora il tifo assordante, nel cuore ancora le emozioni forti dopo il match di Champions contro il Manchester. Il Napoli vola a Bergamo per accellerare la sua corsa in campionato e per dimostrare di aver finalmente trovato il ritmo giusto, in una stagione dove i turni di Champions tolgono tanto sul piano fisico, ma in compenso regalano tante tante emozioni. Contro l’Atalanta, squadra tosta, che senza i sei punti di penalizzazione vagherebbe tra le zone di alta classifica, gli azzurri ritrovano gli ex Cigarini e Denis dal dente avvelenato per come si sono concluse le loro storie a Napoli. Dopo 94 minuti di gioco il match si conclude con un pareggio meritato per gli azzurri che si sono scontrati con la solita difficoltà evidenziata nelle ultime gare; molte azioni poche finalizzazioni. E’ ancora Cavani uomo del match che al 94’, in pieno recupero fa esplodere la festa azzurra ed infiamma lo stadio nella fredda Bergamo.
Le formazioni: Atalanta: Consigli, Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso, Schelotto, Cigarini (40′ st Bonaventura), Carmona, Padoin, Moralez (37′ st Marilungo), Denis (47′ st Gabbiadini).
Napoli: De Sanctis, Fernandez (23′ st Maggio), Cannavaro, Campagnaro, Zuniga, Gargano, Dzemaili (29′ st Santana), Dossena, Hamsik, Pandev (18′ st Lavezzi), Cavani.
Il match – Mazzarri come di consuetudine dopo lo sforzo Champions ed in vista della tanto attesa gara con la Juve fa tirare il fiato ad alcuni uomini e quindi ancora una volta via al turn over: Lavezzi in panchina perché diffidato lascia il posto al macedone Pandev, che ancora deve dimostrare il suo valore da quando è approdato a Napoli, a centrocampo Inler infortunato lascia il posto a Dzemaili; in difesa i cambi maggiori, fuori Maggio ed Aronica al loro posto ritornano Zuniga e Fernandez. L’Atalanta si affida a Denis, sempre più goleador, per scardinare la difesa azzurra e guastare la festa ai suoi ex compagni. Nel freddo dell’Atleti d’Italia prende il via la gara ed è subito scontro tra Cavani e Cigarini; i due restano a terra doloranti e già si capisce quale sarà il tema che detterà la gara. Al 13’ arriva il primo tiro del match con Dzemaili ma Consigli, a terra para. Poco dopo su un’incursione di Zuniga arriva la seconda possibilità azzurra, ma il destro del colombiano è ben gestito da Consigli che toglie la palla dall’incrocio. Al 39’ è l’Atalanta a farsi minacciosa nell’area partenopea con Carmona, ma l’ultimo difensore azzurro è attento e non si lascia impensierire. Dopo neanche un minuto è l’ex Denis con una sforbiciata a mandare la palla di poco fuori. Sullo scadere del primo tempo si attiva l’asse Hamsik-Cavani, ma Consigli salva in uscita. L’ultima occasione è sul destro di Dzemaili che va alto. Termina 0 a 0 il primo. Alla ripresa è subito l’Atalanta a farsi minacciosa prima con un destro di Carmona che va di poco fuori, poi con Padoin che su cross di Peluso di testa tira alto ed infine con Denis che al 14’ con un tiro al volo fa tremare il palo. Mister Mazzarri, intanto, toglie Pandev per Lavezzi, il macedone gradisce poco ed il labiale non mente, manda a quel paese il tecnico. In campo gli azzurri concedono troppo ai bergamschi ed al 19’ arriva il gol dei padroni di casa per mano dell’ex Denis che, sfruttando un errore di Campagnaro si porta in area ed in diagonale beffa De Sanctis. L’ingresso di Lavezzi da un po’ di pepe alla manovra azzurra ed è proprio l’argentino al 22’ a portarsi in area, Consigli c’è. Ma la reazione azzurra non si ferma, ed è di nuovo Lavezzi a passare a Cavani, Manfredini chiude. Il Napoli cerca l’assalto finale e dopo varie azioni arriva il pareggio, sul finire del recupero di gara con Cavani imbeccato da Lavezzi. 1 a 1 ed Orsato che fischia la fine. Ora si volta pagina, c’è la Juventus al San Paolo martedì sera.
Fuori dal campo – Le telecamere in campo hanno tutte ripreso la reazione del macedone al cambio di mister Mazzarri che a fine gara commenta la prestazione dei suoi uomini e chiarisce quanto accaduto con Pandev, smontando una possibile polemica “Salto di qualità? Lo sapete, non parlo guardando il risultato, ma per come giocano i ragazzi. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma siamo stati poco concreti. Mi interessava l’approccio, in un campo così difficile il risultato può venire o meno. La squadra era in campo, e questo è l’importante. Pandev? Si è arrabbiato quando l’ ho sostituito, ma forse aveva ragione, potevo tenerlo in campo almeno altri dieci minuti, stava crescendo, ma in quel momento mi serviva l’agilità ed ho inserito il Pocho. Andrò a scusarmi con lui. Tuttavia, ripeto, la squadra mi è piaciuta. Andrò a scusarmi con lui”. Intanto Cavani, risponde a tono al giornalista di Premium che a fine gara parla di gol rapina per il Napoli “Gol rapina? Perché il calcio è così”.
Il caso – Ormai quando gli azzurri scendono in campo non si parla solo di sport ma anche di altro e su Twitter impazza la polemica. Ritorna la “banda delle azzurre”. Ieri sera la fidanzata di Lavezzi è stata derubata del suo Rolex da due banditi con pistola. Subito lo sfogo sul social network “Dopo dicono che in Argentina c’è insicurezza…Napoli città di merda…mi hanno rubato l’orologio a mano armata!”. Ma i tifosi azzurri non ci stanno e parte la polemica “Napoli non è una città di merda. Poteva succederti ovunque. Modera le parole. Solo a Napoli il tuo fidanzato è un Dio”. Il botta e risposta continua e la fidanzata del Pocho replica “Non mi importa, se mi succede qualcosa, il mio fidanzato se ne va da qua. E io non voglio essere un Dio!”. Dopo mezz’ora tutto scompare, Yanina ritira le dichiarazioni, ma la frittata è fatta perché un tifoso azzurro ha copiato i messaggi postati. Ricordiamo a Yanina che, in effetti, lei non è un Dio a Napoli e che, caso mai, è il suo fidanzato ad essere osannato dai tifosi. E per quanto riguarda i furti, questi capitano in ogni città ed anche se convincesse il Pocho ad andare via da Napoli, chi lo dice che a Milano, Roma, Torino o Londra non possa accadere la stessa cosa?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.