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Cronaca

Bus fermi, manca il gasolio

busNAPOLI -Un fornitore che vanta almeno un milione di euro di credito con l’Anm, e al quale arrivera’ un acconto attraverso la cessione di una parte delle risorse di una nuova linea di credito aperta dalle banche all’Anm per coprire anche gli stipendi del personale, che comunque arriveranno con ritardo il primo febbraio. Dunque, servizio regolare dei bus solo da questo pomeriggio. Gli utenti, sottolineano dall’Anm, sono stati avvertirti in tempo reale della difficolta’ utilizzando Twitter, sms e Facebook. L’Anm, a sua volta, attende risorse dal Consorzio Unico Campania, dal Comune, dalla Regione e dalla Provincia, che per quota parte contribuiscono a finanziare il servizio. “Sapevamo che gennaio sarebbe stato un mese difficile, non essendo ancora in campo la soluzione dell’anticipo del fondo previsto dalla legge 174 con il piano di rientro del debito”. Cosi’ l’assessore alla Mobilita’ del Comune di Napoli Anna Donati, sullo stop degli autobus della Anm (Azienda napoletana mobilita’) che questa mattina sono rimasti nei depositi per mancanza di carburante.

“Non dimentichiamo – prosegue Donati – che tra Governo e Regione si e’ proceduti con un taglio del 40% del fondo per il trasporto pubblico locale. E’ un modo di uccidere le aziende e la mia speranza e’ che il futuro Governo del paese sia piu’ sensibile ai temi delle citta’ e del trasporto pubblico. Non solo tagli, ma strategia industriale. Dal 2010 si e’ soltanto tagliato, pensando che questo lasciasse indifferenti aziende e utenza”. Da un lato il fondo previsto dal cosiddetto ‘salva Comuni’, per accedere al quale il Consiglio comunale di Napoli ha approvato due sere fa il piano pluriennale di riequilibrio, “per restituire le risorse dovute alle partecipate verso le quali l’amministrazione ha un forte debito, in particolare l’Anm”; dall’altro il progetto della fusione delle tre partecipate della mobilita’ napoletane, Anm, Metronapoli e Napolipark. Queste le due azioni che il Comune sta mettendo in campo. Prima di Natale e’ stato compiuto il primo passo in direzione della fusione, ricorda Donati, “con la trasformazione di Napolipark in holding alla quale sono sottoposte Anm e Metronapoli. E’ stata poi insediata la cabina di regia e le tre societa’ presenteranno il piano industriale e gli aspetti tecnico operativi per arrivare alla fusione vera e propria. Ma e’ un pezzo della soluzione”.

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