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Alenia, i lavoratori protestano a Pomigliano: «Lega, giù le mani»

Lavoratori all'Alenia

NAPOLI – Alcune centinaia di lavoratori degli stabilimenti Alenia di Pomigliano, Casoria, Nola e Capodichino, hanno percorso in corteo le strade di Pomigliano d’Arco, per raggiungere l’aula consiliare dove tra poco si svolgerà un consiglio comunale straordinario per discutere del piano industriale presentato dall’azienda , che prevede la chiusura dello stabilimento di Casoria e il trasferimento della sede in Lombardia.

Urlando slogan, in particolare contro la Lega, i lavoratori chiedono una rivisitazione del piano che, secondo i manifestanti che hanno proclamato per stamattina due ore di sciopero, penalizza soprattutto il sud ed i siti campani. Al consiglio straordinario hanno partecipato, oltre ai sindaci dei comuni interessati dagli stabilimenti, anche il vescovo di Nola, Beniamino Depalma, parlamentari ed esponenti del mondo dell’associazionismo.

Consiglio animato. Un Consiglio straordinario animato. Non sono mancati, infatti, polemiche e battibecchi. Se da un lato i politici si sono detti pronti a fare la propria parte, qualche cittadino ha controbattuto ricordando che la vertenza non «è una novità delle ultime settimane». Le polemiche tra uno dei presenti e l’assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, hanno portato quest’ultimo ad abbandonare l’aula subito dopo il proprio intervento. «La politica deve essere al fianco dei lavoratori nelle vertenze che li investono – ha tuonato Nappi – e noi stiamo facendo da tempo qualcosa. Sono mesi che discutiamo di questa vertenza, e sono intervenuto a Pomigliano perchè io ci metto tutto l’impegno ed anche la faccia. Ci interessa quello che faremo insieme per i lavoratori, per quelli che lavorano, e non per quelli seduti che vogliono solo parlare e polemizzare».

Altre polemiche le ha scatenate anche l’esposizione di uno striscione, da parte di un gruppo di lavoratori, sul quale si leggeva «Ennesimo piano di tagli. Lega, Governo e puttanieri giù le mani dall’Alenia», che ha provocato l’abbandono dell’aula del deputato Gioacchino Alfano, capogruppo del Pdl in commissione Bilancio alla Camera. E qualche battibecco non è mancato neanche tra l’europarlamentare Enzo Rivellini, ed il deputato dell’Idv, Francesco Barbato: le polemiche hanno però scatenato le ire dei lavoratori presenti, e del presidente del Consiglio comunale Maurizio Caiazzo, che ha invitato tutti a discutere del «problema importante per il quale è stata convocata la riunione di oggi».

Il sindaco di Pomigliano. «Basta con le divisioni, se i politici campani, di ogni colore, non lavoreranno per evitare lo scippo che si sta consumando ai danni del Sud, farò affiggere io stesso una targa ai cancelli dell’azienda, con i nomi di tutti coloro che remeranno contro, siano parlamentari, consiglieri regionali o quant’altro, di sinistra, di destra o di centro»: è quanto ha annunciato il sindaco di Pomigliano d’Arco,, Lello Russo, al termine del Consiglio comunale straordinario.

Il vescovo. «È arrivato il momento di svegliarsi, perché il precariato avvia l’uomo verso la disperazione, che non è umana, e che uccide»: è l’invito rivolto ai politici dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma, durante il Consiglio comunale straordinario svoltosi a Pomigliano d’Arco, per discutere della vertenza Alenia, ed al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche gli europarlamentari Enzo Rivellini e Andrea Cozzolino, gli onorevoli Franco Barbato, Teresa Armato, ed esponenti della Regione Campania e di diversi comuni del comprensorio. «I politici devono dare ai lavoratori risposte serie e concrete – ha aggiunto l’alto prelato – devono risvegliare la loro responsabilità perchè dalle loro azioni dipende il futuro di queste terre. La Campania ha bisogno di investimenti, in quanto nè la regione, nè tutto il Sud è una “palla al piede”: anzi da qui può partire il rilancio dell’Italia». «Politici – ha concluso il vescovo – voi vi preoccupate a ragione della legalità, ma sappiate che essa cammina insieme con il bene comune ed il lavoro. E senza quest’ultimo, diritto di tutti, non può esservi legalità. Quindi svegliatevi, e tutti insieme garantite certezze occupazionali».

I sindacati: necessaria unità. Unità: è quello che hanno chiesto sindacati. «La nostra è una vertenza complessa – hanno chiosato le rsu – e che merita l’attenzione di tutti i politici per evitare il depauperamento dei siti campani, già messo in atto con il piano presentato da Alenia. Non basta la solidarietà, ma sono necessarie azioni concrete». Mentre in aula si discuteva, all’esterno del municipio centinaia di lavoratori provenienti dai quattro stabilimenti campani (Pomigliano, Nola, Casoria e Capodichino), urlavano slogan contro la Lega, e invocavano interventi concreti contro il trasferimento della sede legale Alenia da Pomigliano in provincia di Varese, e la chiusura di Casoria. E contro il piano si sono espressi, in sostanza, anche i segretari regionali e provinciali di Fim, Uilm, Fismic e Failms.

Rivellini: Mezzogiorno di fuoco. Enzo Rivellini, europarlamentare del Ppe, lancia un «Mezzogiorno di fuoco» che serva a «contrastare i poteri forti del Nord in difesa del Meridione», creando un’associazione ad hoc, che porta lo stesso nome del film di Fred Zinnemann, aperta a tutti. L’annuncio è stato dato al termine del suo intervento al Consiglio comunale straordinario a Pomigliano d’Arco durante il quale l’esponente del Ppe ha anche sottolineato che «vi sono alcune verità incontrovertibili: ovvero che i grandi poteri del Nord (economici, finanziari e politici) usano ed hanno usato i governi di ogni colore politico per mettere le mani sulle nostre eccellenze, compresa l’Alenia che è uno dei fiori all’occhiello della nostra economia, per poter trasferire al nord le commesse dei prodotti». (Il Mattino)

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