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3 a 2, delusione Napoli a Genova

NAPOLI (di Cristina Accardo) – Prima giornata del girone di ritorno e il Napoli vola a Genova per affrontare i “gemelli” rosso-blù. Al freddo gelido del Marassi i Grifoni entrano in campo con la voglia di riscatto, dopo la partita di andata finita 6 ad 1 per i partenopei. Gli azzurri non perdono fuori casa da tre mesi, ma nel pomeriggio di Genoa la lunga striscia positiva si ferma: i dieci minuti di orgoglio nel finale non bastano al Napoli per recuperare la gara compromessa nei primi minuti del secondo tempo. Allora finisce 3 a 2 per i genoani, con i partenopei che rimediano la prima sconfitta in campionato e si fermano a quota 29 punti in classifica, al settimo posto. Intanto mercoledì è ancora campionato con il turno infrasettimanale; arriva il Cesena al San Paolo, ma mancherà Lavezzi, squalificato.
Le formazioni – Genoa: Frey, Granqvist, Kaladze, Moretti, Jankovic (28′ st Seymour), Mesto, Biondini (37′ st Sampirisi), Kucka, Sculli (34′ st Birsa), Palacio, Gilardino.
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (45′ pt Maggio), Britos, Zuniga (12′ st Cavani), Gargano, Dzemaili, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Pandev (28′ st Vargas).
In campo – Ritornano gli incontri ravvicinati, ritorna il turn over in casa Napoli; Mazzarri si affida a Britos, Zuniga, Dzemaili e Pandev; nel Genoa Marino ritrova Sculli e si affida al nuovo arrivo Gilardino. Freddo gelido in campo, si gioca a 0 gradi. Comincia la gara e il Napoli con un’azione di gruppo si trova in area genoana: Zuniga crossa per Pandev che gira di testa, ma la palla è fuori. Capovolgimento di fronte ed è Sculli a cercare la porta su cross di Jankovic. Poco dopo è Sculli a fare da sponda per Palacio. Passano i minuti ed è sempre Genoa con Jankovic che tira un sinistro insidioso per De Sanctis che ci arria e manda fuori. Al 25’ è il Napoli a farsi vedere con l’asse Lavezzi-Pandev, ma la palla è fuori bersaglio. Al 31’ arriva l’eurogol di Palacio con un tiro che finisce dritto all’incrocio dei pali. E’ 1 a 0. Neanche 5 minuti ed arriva il raddoppio con Gilardino su svista difensiva; Sculli crossa e l’ex-viola di testa infila sotto la traversa. Prima del fischio arriva il primo cambio: Cannavaro esce per infortunio (forte contusione al piede, si attendono gli accertamenti). Si va negli spogliatoi sul 2 a 0. Nella ripresa un svarione di Dzemaili lascia campo a Palacio che si lancia a rete, ma la sua corsa è bloccata dal pallone. Il Napoli crea poco e sbaglia tanto; molti passaggi pochi tiri; non sembra mai di essere in partita. Uno dei pochi che ci prova da fuori è Gargano, ma il suo tiro dalla distanza è bloccato da Frey. Al 21’ è occasionissima Napoli, Hamsik sbaglia clamorosamente un gol fatto che avrebbe riaperto i giochi. Ma invece, da un gol fatto si passa ad un gol subito e su capovolgimento di fronte arriva il terzo gol genoano ancora una volta da Palacio. E’ il 3 a 0. Intanto Mazzarri dopo Maggio e Cavani, butta anche Vargas nella mischia. Alla metà del secondo tempo, arrivano i 2 gol azzurri che danno l’illusione di poter compiere l’impresa; nel giro di un minuto è prima Cavani su cross di Maggio ad accorciare le distanze e poi Lavezzi lanciato da Gargano. Negli ultimi minuti si registra solo l’occasione di Dzemaili che Frey respinge. Finisce con un 3 a 2 pesante per la classifica e per il morale di una squadra che sembra aver perso, in campionato, il filo del gioco nelle ultime gare.
Fuori dal campo – La rivoluzione compiuta da Mazzarri non ha portato tanta fortuna al suo Napoli “Abbiamo fatto un gran secondo tempo al di là degli episodi, come l’errore dell’arbitro sul terzo goal rossoblu. Il primo tempo siamo partiti meno concentrati del Genoa, ci abbiamo messo trenta minuti per carburare, e in quei minuti abbiamo subito tanto. Potevamo pareggiare questa partita, probabilmente l’avremmo meritato, ma non è andata così purtroppo”. Sul modulo il ct dice “ Preferisco non commentarlo, non ha inciso, il problema è stata la mentalità superiore degli avversari, non so perché, forse il freddo, forse la gara precedente. Ripeto, anche oggi hanno condizionato gli episodi, come il goal di Palacio che è stato una fantastica realizzazione personale”.E sui tanti errori della difesa precisa “Quest’anno prendiamo più goal, molti sono evitabili come quello di Gilardino dove abbiamo perso l’attaccante in marcatura. Tuttavia questa è la normalità, in passato molte squadre che hanno disputato la Champions per la prima volta, hanno poi commesso enormi passi falsi in campionato, come la Lazio di Delio Rossi che rischiò di retrocedere o la Fiorentina di Prandelli che arrivò 12esima”. Un ultimo commento sul ritorno di Britos “Non era ancora al meglio, ma della difesa è stato uno dei migliori. Quando avrà continuità, ostenterà prestazioni ancora superiori. Chi ha giocato a calcio lo sa, quando non giochi per mesi, dopo ne risenti”.

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