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Cronaca

Rifiuti, emergenza infezioni a Napoli

NAPOLI (di Vittorio Borgia) – Duemila tonnellate di rifiuti giacciono attualmente per le strade di napoli e provincia. Ed è allarme infezione. Ad affermarlo è l’assessore alla Sanità del Comune di Napoli Rino Nasti, è inoltre impossibile una derattizzazione, per mancanza di soldi e per il rimbalzo di competenze tra Comune di Napoli e Regione Campania. Le difficoltà di raccolta e sversamento, poi, completano il quadro già di per sé disarmante: nei giorni passati, infatti l’azienda Asìa ha annunciato che non sverserà più i rifiuti a Terzigno ma solo a Chiaiano. Motivo: la paura per gli scontri quotidiani nella discarica Sari. La decisione porta così nella mancata raccolta di circa 300 tonnellate di rifiuti che sarebbero destinate, appunto, a Terzigno. La regione, quindi, ha operato anche una ridistribuzione  degli sversamenti: se prima erano 700 le tonnellate destinate prima a chiaiano, 300 a terzigno e 300 nell’impianto Stir, ora invece, saranno 600 a Chiaiano, 600 a Terzigno e, solo, 50 a Tufino.  Il ministro della salute, Ferruccio Fazio respinge però l’allarme, sostenendo che non esiste un’emergenza sanitaria in Campania legata ai rifiuti. Smentiscono però le dichiarazioni ministeriali, quelle del Direttore del Dipartimento Malattie Infettive del II Policlinico di Napoli, il professor Guglielmo Borgia, preoccupato per il rischio di trasmissione di epatite A o salmonella a causa degli insetti che popolano i cumoli. Secondo Borgia, infatti, sarebbero proprio mosche e zanzare a provocare il pericolo di malattie, fino ad ora arginato solo grazie alle basse temperature e, dunque, del mal tempo che, per fortuna, non favoriscono lo sviluppo dei germi. Il rischio stando al primario dunque c’è e a questo si aggiunge anche, e soprattutto, la pessima qualità dell’aria che i napoletani sono costretti a respirare ormai da mesi.

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