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Napoli. Rc auto record, ma solo il 3% degli assicurati denuncia un incidente

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Continuano i rincari delle assicurazioni in Campania, nonostante sia la regione tra gli ultimi posti in Italia per numero di sinistri denunciati nel 2013. Circa 97 automobilisti campani su 100 che rinnovano l’assicurazione sarebbero da premiare per non aver fatto incidenti. «L’assicurazione che paghiamo a Napoli è tre volte l’Imu – dice il presidente campano di Federconsumatori Rosario Stornaiuolo – e ci sembra inverosimile che si facciano accanite battaglie per risparmiare sulle tasse riguardanti gli immobili e poi si è totalmente indifferenti su costi assurdi raggiunti dalle assicurazioni».

AssicurazioniAttualmente l’Italia paga l’80% in più della Germania ed il 100% in più dell’Olanda. Ma tra la stessa Campania le altre regioni del Nord ci sono differenze enormi di premi assicurativi: Napoli paga tre volte in più a Milano. «Insomma i campani non fanno o quantomeno non denunciano sinistri – spiega Stornaiuolo – eppure pagano l’Rc auto tra le più alte del mondo; qualcosa non quadra».

La proposta è quella di tornare ad un punto di partenza che sia uguale per tutti, punendo chi imbroglia: «Istituiamo un registro dei trasgressori – aggiunge Stornaiuolo – in cui vengano segnalati tutti quei testimoni falsi e artefici di incidenti truccati, ma premiamo chi da sempre paga e viene invece danneggiato ingiustamente da rincari continui». La stangata più grossa è quella che colpisce i motociclisti: «Tariffe che superano anche i 2400 euro – incalza Stornaiuolo – che talvolta superano il valore dello stesso ciclomotore; molti ragazzini entrano nell’illegalità proprio per questo, non pagando il premio assicurativo e preferendo il sequestro nel caso si verificasse il controllo da parte delle forze dell’ordine». Un’emergenza sociale, in quanto escono con le ossa rotte soprattutto le piccole attività, coloro i quali lavorano con le autovetture. Le proposte sono chiare: tariffe uguali per tutti, inasprimento delle pene per i trasgressori, ma soprattutto controlli più efficienti delle stesse società assicurative. Alcune proposte, avallate dai comitati cittadini, sono state portate all’attenzione del parlamento, ma con scarsi risultati: «Le compagnie di assicurazioni sono assenti sui controlli – continua Sotrnaiuolo – in quanto non hanno interesse ad individuare i trasgressori; per loro è necessario far quadrare il bilancio aumentando indiscriminatamente i premi; riteniamo – conclude – che sia necessario un intervento serio anche della politica, che a mio parere, anche con quest’ultimo Decreto Milleproroghe, non sembra aver individuato il problema».

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