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Cronaca

Carta e cartoni esperimenti di autogestione

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) –  La presenza di numerosi mercati e centri commerciali al Vomero ha fatto in modo che il decentramento locale provvedesse ad una gestione più efficiente per la raccolta differenziata e per l’organico che si produce quotidianamente. Alcuni progetti autogestiti della Municipalità hanno permesso in questi mesi di gestire meglio la raccolta rifiuti.

Mario Coppeto
Mario Coppeto

“Il problema del quartiere Vomero – dice il Presidente di municipalità Mario Coppeto – è la raccolta dei cartoni che giacciono sulle strade per molti giorni senza che vengano raccolti; alcune iniziative autogestite della Municipalità, talvolta ci favoriscono nella gestione, altrimenti non sapremmo come fare. A questo punto – continua Coppeto – sarebbe opportuno che vi fosse un decentramento ed una gestione diretta delle municipalità sui rifiuti, ci sarebbe sicuramente più efficienza”. Solo 12 gli operatori per lo spazzamento in tutta la Municipalità, che in più circostanze ha rivelato l’inefficienza del servizio. Alla mancanza di risorse umane va affiancata la complessità organizzativa dell’Asìa. “La difficoltà di gestione del fenomeno dilagante dei rifiuti da parte dell’Asìa, insieme alla mancanza di risorse umane – aggiunge Coppeto – ci ha spinti a trovare soluzioni alternative con dei nostri programmi di raccolta autogestiti”.

Il progetto “Si alza la voce”, prevede un programma settimanale che, con megafoni alla mano, avverte i cittadini di luoghi dove si consentano i mercati locali di spostare preventivamente le autovetture e procedere alla pulizia delle strade. Anche il progetto “Ci facciamo in Cinque”, ha dato risultati soddisfacenti prevedendo in cinque piazze centri di raccolta specifici per rifiuti di ogni genere, favorendo in questo modo i cittadini nello smaltimento. Il Vomero intanto resta uno dei quartieri più popolosi di Napoli, centro commerciale di primaria importanza, terzo per presenze in Europa, e per tali ragioni dovrebbe essere tutelato e gestito nel migliore dei modi, ma non è così. Anche zone di passeggio diventano discariche a cielo aperto. I cittadini si chiedono “ Che fine hanno fatto i vigili ecologici che dovevano vigilare e all’occorrenza sanzionare coloro che depositavano i rifiuti in orari non consentiti? Perché non c’è attività di vigilanza per colpire con sanzioni e con denunce anche gli incivili? Quesiti ai quali per ora non c’è risposta esaustiva.

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