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Un grande Real infrange i sogni bianconeri

(di Gianpaolo Rispoli) – Finisce il sogno della Juve. Finisce, forse, nel modo più brutto, dopo una partita giocata al di sotto delle proprie potenzialità, pur se contro un grandissimo Real Madrid. I blancos riescono, invece, a scrivere la storia vincendo per la prima volta due Champions League consecutive. Dopo un primo tempo equilibrato terminato in pareggio, i bianconeri sono vistosamente calati nella ripresa concedendo troppo campo al Real che, dopo aver preso in mano il pallino del gioco, ha ammazzato la partita con un uno-due devastante tra il 60’ e il 64’ firmato Casemiro e Ronaldo.

Buffon

La cronaca – Formazioni: Juventus (3-4-2-1): Buffon; Barzagli (dal 21’ st Cuadrado), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira, Pjanić (dal 25’ st Marchisio), Alex Sandro; Dybala (dal 32’ st Lemina), Mandžukić; Higuaín.
Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Kroos (dal 43’ st Morata), Casemiro, Modrić; Isco (dal 37’ st Asensio); Benzema (dal 32’ st Bale), Ronaldo.
Allegri, avendo tutti i titolari a disposizione, schiera la formazione ideale mentre Zidane, ancora una volta, schiera un Isco in grandissima forma a discapito di Bale che, davanti ai suoi tifosi, siede inizialmente in panchina. La Juve parte bene e dopo 4’ minuti Higuaín prende palla sulla trequarti, salta un paio di avversari e scarica il destro, ma Navas se la cava in due tempi. Due minuti più tardi è Pjanić a provarci con un gran destro da fuori, ma è ancora il portiere costaricense ad opporsi con un miracolo e tenere il risultato sullo 0-0. Al 20’ il Real passa in vantaggio grazie ad un grande scambio tra Ronaldo e Carvajal, concluso da un destro deviato del Portoghese che si infila all’angolino. La reazione bianconera arriva sette minuti più tardi, quando Mandžukić riesce con una straordinaria sforbiciata a portare il risultato sul pareggio, a conclusione di una altrettanto straordinaria azione corale. Il primo tempo termina senza ulteriori emozioni.
Nella ripresa la Juve si abbassa molto e il Real Madrid prende in mano le redini del gioco. Il primo sussulto arriva al 54’ quando è Modrić a provarci da fuori senza impensierire più di tanto Buffon. Al 60’ arriva il vantaggio del Real grazie ad un destro da fuori di Casemiro deviato in maniera decisiva da Khedira. Quattro minuti più tardi i blancos si portano in vantaggio di due reti grazie ad una bella giocata sulla destra di Modrić che mette in mezzo per Ronaldo, il quale non ha alcuna difficolta a metterci lo zampino e bucare Buffon. La Juve, a questo punto, si demoralizza, e prova una timida reazione solo all’82’ con un bel colpo di testa di Alex Sandro che sfiora il palo. Un minuto più tardi arriva l’espulsione di Cuadrado che toglie ogni speranza alla compagine bianconera. Prima della fine della partita è Asensio a colpire ancora e fissare il risultato, forse un po’ eccessivo, sul 4-1.
A testa alta – La stagione della Juve si conclude con un’amara sconfitta, ma ciò sicuramente non cancellerà la grande cavalcata bianconera che, oltre ad aver vinto campionato e Coppa Italia, è riuscita anche nell’impresa di far fuori una compagine del livello del Barcellona senza nemmeno prendere gol. Le due finali in tre anni che hanno visto i bianconeri uscire sconfitti non devono demoralizzare la squadra di Allegri che, ripensando anche alle finali perse dal Bayern Monaco tra il 2010 e il 2012 prima di vincere la Champions nel 2013, possono vedere questi risultati come una solida base da cui ripartire e provare a portare a casa la coppa nelle prossime stagioni.

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