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Tuorlo, di Enzo Ungari e Luciana Lusso

ROMA – Debutterà a Roma al Teatro SalaUno il 4 giugno 2013 lo spettacolo teatrale Tuorlo, opera inedita di Luciana Lusso e del noto autore e sceneggiatore Enzo Ungari, prematuramente scomparso dopo aver scritto film come L’Ultimo Imperatore di Bertolucci. Il pezzo è il risultato di uno studio realizzato nell’ambito del Progetto Superdiverso, sostenuto da Roma Capitale (Assessorato alla promozione dei servizi sociali e della salute), con  gli attori e i danzatori abili e diversamente abili della Compagnia della Cooperativa Sociale Superdiverso (teatro indecente).

Tuorlo è la storia di tre sorelle Ava, Eva ed Uva, dominate da un padre-padrone alcolizzato e violento, che assistono inebetite allTeatro Sala Unoa morte del padre, soffocato ingoiando un uovo apparentemente sodo.

L’uovo, invece, espulso dalla bocca del padre deceduto crescerà fino a raggiungere dimensioni tali da ricordare un uovo preistorico. Le tre sorelle decidono di spiarne i mutamenti. Una mattina trovano l’uovo schiuso, ma invece di un pulcino c’è una strana creatura.

Le tre donne dalle personalità molto diverse tra loro decidono di accoglierlo in casa, curarlo e accudirlo a modo loro, dandogli il nome Tuorlo. Con il tempo però le attenzioni e l’amore per Tuorlo degenerano nella necessità di “civilizzarlo”, di farlo socializzare con i compaesani, di mostrarlo fuori dalla loro casa, in Chiesa, al mercato, in Paese.

La storia si snoda tra scene da teatro dell’assurdo, comicità ingenue e tradizioni contadine, contaminate da momenti di meta fantascienza.

I tentativi di umanizzare Tuorlo non avranno gli effetti sperati e l’ingenua purezza di Ava, Eva ed Uva le porterà a convincersi che lo straordinario possa accadere di nuovo, divenendo speranza esistenziale.

“Tuorlo è stato scritto nel 1984  con la macchina da scrivere di Enzo su una fragile e preziosa carta di riso. La storia di Tuorlo è una storia assurda, scritta per un teatro povero. Tuorlo è l’elogio della diversità, è il codice altro che la società non può codificare e allora lo vuole correggere. Ma la diversità non si deve correggere, è una risorsa che apre una finestra sul mondo”.

Ingresso libero. Gradita Prenotazione.

 

 

Per info, accrediti e interviste: ufficio stampa Flupress, Sara Picardo 328.37.92.137;

e-mail: flupress@libero.it

 

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