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Spagna-Italia: le sfide ruolo per ruolo

NAPOLI (di Nicola Brattoli) –  Domenica sarà Spagna- Italia. Una sfida ideologica. Una vittoria per la supremazia in Europa, il cuore del calcio mondiale. È una partita quella con l’Italia di Donadoni che nel 2008, dopo la lotteria dei rigori, ha lanciato la Spagna sul tetto d’Europa e poi di slancio si sono laureati campioni del Mondo. Gli interpreti di quelle imprese sono quasi tutti al loro posto. Gli spagnoli sono alla ricerca della terza vittoria consecutiva di un grande torneo per nazionali.Mai riuscito a nessuno questro traguardo.  Toccherà a noi impedirglielo. Sono fortissimi, ma alla nostra portata. Lo abbiamo dimostrato nella prima gara del girone: prendemmo gol appena 3 minuti dopo il nostro 1-0. Non può capitare due volte. Vediamo nel dettaglio le sfide uno contro uno che possono decidere l’incontro. Buffon-Casillas: è uno scontro alla pari. Sono in successioni il primo ed il secondo miglior portiere degli ultimi 25 anni. Due sicurezze.  Abate- Jordi Alba: Il nuovo  acquisto del Barcellona potrebbe essere una spina nel fianco della retroguardia azzurra. Uomo in più a centrocampo in fase di manovra e pericoloso nei tagli verso la porta avversaria. Il milanista dovrà avere per lui un occhio di riguardo. Abate è si pronto per questi palcoscenici, ma dovrà vincere la sua timidezza ,per dar sfogo a tutta la sua velocità e perché no provare qualche inserimento alle spalle di Jordi Alba, che ha nella fase difensiva il suo tallone di Achille. Marchisio-Iniesta: lo juventino è in forma smagliante. Corre per due. Di fronte avrà però l’alieno del Barcellona. Una grande sfida. Certo è  che bloccando Iniesta si tolgono molte occasioni da gol agli spagnoli. E magari Marchisio ha conservato per la finale il gol che non è arrivato con la Germania. Un compito difficile, ma possibile. Pirlo-Xavi: è la lotta tra i professori. I registi. I migliori interpreti del calcio estetico. Passaggi filtranti, inserimenti, geometrie e gol per lo spagnolo. Lanci millimetrici, finte ubriacanti, passo felpato e cucchiaino magico per l’italiano. Dai loro piedi nascono la maggior parte delle trame offensive. Dal loro uno contro uno, da una loro giocata potrebbe arrivare la vittoria finale.  Cassano- Arbeloa-Piquè: ci auguriamo che vada come con Boateng. Il barese è stato imprendibile ed ha offerto un assist al bacio per Balotelli. La Spagna, però, ha una difesa più collaudata. Ha preso un solo gol. Firmato Totò Di Natale.  La differenza di passo nello stretto, però è evidente. Cassano può vincere questa sfida. Deve vincere questa sfida. Perché gli iberici hanno dominato a lungo ed in largo. Chiacchierato molto. E col Portogallo inoltre la sorte è stata dalla loro parte. È ora che non lo sia più.

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