Mostra fotografica “Imago Vocis”, l’intervista all’autore Francesco Ciotola

NAPOLI (di Federica Bertocco) – “Inevitabilmente ora alla fotografia si chiede di più: non solo documentazione, ma rivelazione”. E’ questo il manifesto artistico di ‘Imago vocis’, la nuova mostra fotografica di Francesco Ciotola inaugurata ieri presso lo studio di via Duomo 77, durante la quale l’autore ha rilasciato alcune dichiarazioni. “Imago vocis è un lavoro che intende rilanciare la definizione di ambiente geografico inteso come frutto di relazioni ed influenza che interagiscono tra loro”. Riscoperti protagonisti di questa leggera ed armoniosa mostra sono i laghi campani, uno per provincia, in merito ai quali Ciotola afferma: “l’impressione che ho avuto nel visitarli, e successivamente nel conoscerli più a fondo, fotografandoli, è che tali ecosistemi alterati solo in parte dalla commistione uomo-natura ci mostrano, nella loro complessità, quel Panta rei che predomina e detta legge”. Mito, senza dubbio, da sfatare è la curiosità che ruota intorno al nome della mostra: “una caratteristica di quei luoghi – continua Ciotola – è l’eco, ed imago vocis in latino indica proprio tale fenomeno”. L’impressione è che gli scatti, in un altro senso, sembrano un pretesto per rendere la luce indiscutibile regina di un paesaggio in lento movimento. Interessante è sicuramente anche il suo ‘modus operandi’, in merito al quale infatti l’autore dichiara: “l’impostazione di questo lavoro ha come premessa fondamentale la consapevolezza dell’enorme importanza di compagne di rilevamento del territorio storiche, maturate in gran parte dopo la 1° guerra mondiale, quando la fotografia di paesaggio cominciò a rappresentare maggiormente il punto di vista dell’autore”. Relativamente a progetti futuri l’autore non si sbilancia, tuttavia accenna ad un prossimo lavoro sulla realtà urbana.