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Cronaca

I guai con la giustizia di Nicola Cosentino non finiscono mai

NAPOLI (di Maurizio Scialdone) – Per Nicola Cosentino, ex sottosegretario di Stato all’economia nel governo Berlusconi quater, consigliere provinciale a Caserta, eletto alla Camera dei Deputati in quel di Capua, tutto sempre nelle file di Forza Italia o del PdL, i guai non finiscono mai. Neanche il tempo di essere riaccolto trionfalmente tra le braccia di Forza Campania al suo rientro ufficiale nell’agone politico, che si è avuta notizia di nuove indagini che lo vedono coinvolto. La teoria stavolta è di estorsione aggravata.

Nicola Cosentino
Nicola Cosentino

Riassumendo la questione: usciti dall’asse stradale Nola- Villa Literno ci si imbatte in un distributore di benzina di proprietà dell’Aversana Petroli, società dei fratelli Cosentino, mentre a circa 800 mt di distanza si vedono, oggi in stato abbandono, i resti di un altro impianto di proprietà di un imprenditore, Luigi Gallo. Secondo le ricostruzioni Cosentino avrebbe quindi fatto pressioni affinché l’impianto concorrente non venisse mai messo in funzione. Storie di concessioni, prima date poi ritirate; lavori iniziati e poi bloccati. Addirittura una sentenza del TAR favorevole a Gallo. Ma niente. L’impianto non parte. Se le pressioni siano state fatte o no, e da chi (o con l’aiuto di chi), si vedrà. Fatto sta che l’impianto del sig. Gallo non è stato mai aperto.

Per la vicenda, quindi non è indagato solo Nicola Cosentino, ma anche tutti gli altri attori della brutta storia, a partire dall’ex prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi che, secondo l’accusa, per evitare che l’impianto del Gallo entrasse in funzione, avrebbe convocato in prefettura il sindaco di Villa di Briano su cui ricade l’impianto, tale Raffaele Zippo. A quella riunione pare ci fosse anche Nik o’mericano. I capi di imputazione sono di vario genere: dall’illecita concorrenza all’estorsione (con uso di minacce e violenza), con un’insolita aggravante: favoreggiamento alla camorra. Insolita perchè c’è da capire chi siano i camorristi. Forse i gestori dell’impianto dell’Aversana Pertoli? Vedremo.

Come noto, sia Gaetano Vassallo che Carmine Schiavone hanno più volte fatto il nome di Nicola Cosentino per questioni che riguardavano fatti di camorra. Con precisi riferimenti sulle proprietà degli impianti di carburante distribuiti su tutto il territorio dell’agro aversano, secondo i quali “quella zona è completamente controllata da o’mericano“.

Sia come sia, tra accuse ed intercettazioni telefoniche, Nicola Cosentino non riesce a trovare pace. L’ennesima storia dopo le accuse per il riciclaggio di rifiuti tossici, concorso esterno in associazione camorristica e quattro mesi di custodia cautelare.

 

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