Notizie dall'Italia e dal mondo

Cronaca

Drappi ai balconi contro spaccio e lucciole

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino)  Il comitato delle “Lenzuola Bianche” scende in piazza contro il degrado in cui vive il centro storico. Il bianco, colore della purezza, del candore, della pulizia, tutto ciò che manca in un rione martoriato dalla presenza della malavita organizzata.

Lenzuola BiancheI residenti di Forcella e delle strade limitrofe, hanno esposto ai loro balconi le lenzuola bianche in segno di adesione alla protesta. I volantini distribuiti ai bus turistici che transitavano in Via Pietro Colletta spiegavano a chiare lettere i motivi del presidio e sono stati tradotti in 4 lingue per dare la possibilità ai turisti di comprendere le ragioni della protesta.

“Esistono due Napoli, – dicono gli organizzatori del presidio – quella del lungomare liberato, pulito e sicuro, e quella del centro antico dimenticato dalle istituzioni”. “Cerchiamo di sensibilizzare gli Enti Preposti a maggiori investimenti sul territorio – dichiara il Consigliere di Sel Armando Simeone della quarta municipalità – necessari ad una riqualificazione promessa ma che tarda ad arrivare”. I residenti si dicono sconfortati, oltre che per un degrado crescente, per l’aumento della criminalità e delle attività illecite: “Gran parte dei bassi della Forcella, ma anche di altri vicoli del quartiere – continua Simeone – è covo di droga e di prostituzione, e nonostante gli interventi di questi ultimi mesi, non vediamo miglioramenti”. Per Simeone è “inconcepibile vedere la Napoli da cartolina del Lungomare liberato e quella dei rioni popolari, abbandonati al loro destino senza la possibilità di mostrare le loro potenzialità culturali”.

Una protesta alimentata dalla disperazione dei residenti, anche in altre occasioni infatti il Comitato è sceso in piazza per denunciare l’assenza delle Istituzioni. “Si rischia di far allontanare sempre di più i turisti  – dicono gli organizzatori della protesta – che vengono in città, nonostante in patrimonio culturale del nostro Centro Storico” sottolineando che “Bisogna fare ricordare ai visitatori della città di Napoli la Cappella Sansevero e Napoli sotterranea, non certo gli scippi e la criminalità organizzata”. Un messaggio rivolto alle Istituzioni locali ma rivolto anche a quelle nazionali che devono intervenire con maggiori presidi sul territorio. L’iniziativa di protesta è stata fortemente sostenuta anche da Carlo Giordano, coordinatore di Sel a Napoli: “La gente a Forcella – ha affermato Giordano – come in altri quartieri di Napoli, oggi alza la voce perché vuole essere ascoltata e le Istituzioni devono consentirlo. Ciò che serve qui è un servizio Asia che funzioni, un teatro come il Trianon che sia riaperto come presidio di legalità e soprattutto la sicurezza di scendere in strada senza correre il rischio di essere coinvolti in una sparatoria”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.