Crisi, boom di affitti non pagati
ROMA – Quasi la meta’ dei proprietari che affittano casa denunciano mensilita’ di affitto non pagate, causa crisi. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos, condotta presso le associazioni territoriali che rappresentano gli inquilini e i proprietari di case in affitto. I dati raccolti presentano una marcata disomogeneita’ sul territorio nazionale. A Roma, nel 40% dei casi si registra almeno una rata non pagata. A Milano la percentuale scende al 25%, ma sale oltre il 50% a Napoli.
In media, circa il 20% del totale degli affitti registrati arriva a una situazione di insolvenza che giustificherebbe la richiesta di sfratto. Una soluzione che viene pero’ rimandata il piu’ possibile, per scarsa fiducia nella giustizia e con la prospettiva di ottenere una transazione che salvi almeno parte dell’affitto pattuito, con una rinegoziazione. Il fenomeno risulta ancora piu’ diffuso, ma difficilmente quantificabile, estendendo il raggio d’osservazione alla totalita’ degli affitti, su cui ovviamente incide in maniera rilevante la quota di locazioni in nero. A certificare un trend che viene segnalato in continua crescita sono i dati sugli sfratti esecutivi nel 2012, che confermano le indicazioni raccolte. I provvedimenti esecutivi di sfratto, resi noti da Confedilizia sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’interno, sono aumentati del 6,18 per cento rispetto al 2011. Due, in particolare, le tipologie di sfratti per i quali i provvedimenti sono aumentati: quelli per morosita’ relativi ai capoluoghi (+18,82 per cento) e quelli per necessita’ del locatore (+60,66 per cento nei capoluoghi e +23,65 per cento negli altri Comuni).