Dal dentista, la fiducia inizia in sala d’attesa, intervista a Claudio Gammella
Quando a luglio 2025 il libro “Dentisti Zero Attesa” ha conquistato il primo posto su Amazon nella categoria Odontoiatria, molti si sono chiesti come un concetto solo apparentemente semplice, quello della puntualità, potesse generare una vera rivoluzione.
La risposta sta nella visione del suo autore, Claudio Gammella, medico odontoiatra, formatore e fondatore di Odontomedica Network, la rete italiana che ha trasformato la sala d’attesa in un simbolo di fiducia, rispetto e innovazione.
Dottor Gammella, nel suo libro scrive: “La sala d’attesa non è un fastidio, è uno specchio.” Cosa significa davvero?
Risposta. Quella frase è nata da anni di osservazione. Entravo negli studi — miei o di altri — e capivo tutto già dalla sala d’attesa: dagli sguardi dei pazienti, dal silenzio, dal ritmo delle entrate e delle uscite. La sala d’attesa è come uno specchio: riflette la verità dello studio. Dice se dietro c’è organizzazione, rispetto e attenzione, oppure confusione e disinteresse. È la cartina di tornasole del valore umano di chi lavora lì dentro.
Molti pazienti però pensano che “aspettare un po’” dal dentista sia normale. È vero, ma solo perché ci siamo abituati. In realtà, la puntualità è una forma di umanità, non solo di efficienza. Quando un paziente viene accolto all’orario stabilito, non riceve solo un servizio: riceve un messaggio chiaro — “Il tuo tempo vale quanto il mio”.
E questo genera fiducia immediata. Nel nostro mondo frenetico, dove tutti corrono e nessuno vuole più aspettare, la puntualità è il nuovo linguaggio del rispetto.
Nel libro scrive che il tempo è “la moneta invisibile” con cui i pazienti misurano la fiducia. È una definizione potente.
Risposta. Oggi le persone non misurano più il valore solo in base al prezzo o alla qualità clinica, ma in base al tempo. Chi rispetta il tempo del paziente comunica coerenza, affidabilità, serietà. Il nostro modello Zero Attesa nasce proprio da qui: dalla consapevolezza che il tempo non si compra, ma si può onorare. E quando un paziente sente che non gli stai facendo perdere tempo, si rilassa, si fida e si affida.
Quindi “Zero Attesa” non è solo una promessa, ma un sistema?
Risposta. Esatto. Dietro “Zero Attesa” c’è una struttura precisa: processi organizzativi, agende digitali, team formati e consapevoli. Ma soprattutto c’è un’anima: quella di un gruppo di professionisti che crede nel rispetto come valore fondante. Ogni minuto risparmiato è un minuto restituito alla vita del paziente — e anche alla serenità del team. È un circolo virtuoso: meno stress, più qualità, più fiducia.
Se dovesse riassumere tutto in un’immagine?
Direi questa: la sala d’attesa è il primo luogo di diagnosi, ma non dei denti — dell’organizzazione. Puoi avere il laser più moderno o la TAC più sofisticata, ma se il paziente aspetta un’ora senza spiegazioni, hai perso la sua fiducia prima ancora di iniziare.
La vera rivoluzione è restituire valore al tempo delle persone. Perché il tempo è vita, e chi rispetta il tempo, rispetta la vita.


Confermo e sottoscrivo tutto ciò scritto dal dot Gammella… Applicare il metodo e le strategie di “Zero Attesa” significa rimettersi in discussione, uscire dalla comfort zone, crescere e sicuramente migliorare personalmente, con il team di lavoro e con i pazienti
Claudio eccezionale collega, maestro, mentore, fratello.
averlo conosciuto, per caso, è stato illuminante professionalmente e personalmente.
Ad maiora ed “Estote Parati” Claudio.