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Juve concreta: Douglas Costa condanna il Genoa

di Gianpaolo Rispoli

Dopo due settimane di pausa tornano in campo Juventus e Genoa nel posticipo del lunedì sera. I bianconeri devono vincere per tornare a -1 dal Napoli, mentre il Genoa, dopo gli ultimi risultati positivi, può respirare pur essendo soltanto a +5 sul terzultimo posto. La partita viene sbloccata e decisa da Douglas Costa dopo 16’ su un grande assist di Mandzukic. Da evidenziare la scarsa brillantezza dimostrata dai bianconeri soprattutto negli ultimi trenta minuti, dove il Genoa ha provato a mettere sotto la Juve anche con buoni risultati, pur non impensierendo Szczesny.
La cronaca – Formazioni: Juventus (4-3-3): Szczesny; Lichtsteiner (dal 38’ s.t. Barzagli), Benatia, Chiellini, Alex Sandro (dal 31’ s.t. Asamoah); Khedira (dal 25’ s.t. Sturaro), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Higuain, Mandzukic.
Genoa (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Rossettini; Rosi, Rigoni (dal 1’ s.t. Galabinov), Bertolacci, Omeonga, Laxalt; Pandev (dal 32’ s.t. Lapadula), Taarabt (dal 23’ s.t. Lazovic).
All’Allianz Stadium la Juve di Allegri ospita il Genoa di Ballardini. I bianconeri, momentaneamente orfani di Dybala, si schierano con un 4-3-3 con Douglas Costa ala destra, mentre i rossoblu rispondono col classico 3-5-2 e con Taarabt-Pandev come coppia offensiva. La Juve parte subito forte e ci prova nei primi 5’ prima con Pjanic, poi con Khedira, ma entrambi i tentativi da fuori terminano alti. All’8’ ci prova ancora Pjanic con un bel destro su punizione sul quale si fa trovare pronto Perin. Otto minuti più tardi arriva il vantaggio bianconero: Mandzukic offre una gran palla in mezzo a Douglas Costa che, anticipando Perin, appoggia in rete di interno destro. Al 23’ è ancora Pjanic ad impensierire Perin, che è attento e blocca. Il Genoa non riesce in alcun modo a reagire e la Juve cerca di addormentare la partita, riuscendoci senza alcun problema. L’ultimo tentativo della prima frazione è ad opera di Mandzukic al 32’ con un destro da fuori bloccato da Perin.
Nella ripresa Ballardini inserisce Galabinov al posto di Rigoni per aumentare il peso offensivo del Genoa. Il copione, però, non sembra cambiare e al 57’ ci prova Alex Sandro con un bel sinistro che esce di poco. Al 61’ ci prova ancora una volta Pjanic con un destro che esce di poco al termine di un gran contropiede gestito da Higuain. Due minuti più tardi Izzo si rende protagonista con un grande anticipo su Higuain pronto ad appoggiare in rete un bel cross basso di Lichtsteiner. Nell’ultimo quarto d’ora finalmente esce fuori un buon Genoa che impensierisce i bianconeri pur non riuscendo mai a calciare verso la porta di Szczesny. Dopo tre minuti di recupero di apnea bianconera l’arbitro manda tutti sotto la doccia e Allegri tira un sospiro di sollievo dopo aver portato a casa una partita che si stava facendo complicata.
Fattore difesa – Con il “clean sheet” ottenuto contro il Genoa salgono a 12 le partite in cui i bianconeri non hanno subito gol in questo campionato. Dopo un inizio turbolento dal punto di vista difensivo, negli ultimi due mesi Allegri è ampiamente riuscito ad invertire la tendenza, facendo tornare la difesa come punto di forza della Juve. Numeri straordinari coincisi, tra l’altro, col ritorno in campo di Benatia e con l’esplosione di Szczesny che, in quello che probabilmente sarà l’ultimo anno di Buffon alla Juve, si sta dimostrando un gran portiere pronto a prendere l’eredità della leggenda italiana.

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