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Cronaca

World Refugee Day 2013, il diritto alla protezione

NAPOLI (di Giuliano Pennacchio) – Il venti giugno è la giornata mondiale del rifugiato. Nella città partenopea, un ampio arco di forze sociali che va dal  Coordinamento di  Lotta per il Lavoro, al Movimento dei Precari Bros, al Centro Sociale Ex-Canapificio di Caserta (che già a fine aprile scorso, uniti dettero vita ad  una mobilitazione di  diecimila persone – tra autoctoni e gente di colore)  ha indetto un presidio, con circa mille partecipanti, a S. Lucia, sede della Giunta Regionale  della Campania.

Immigrati manifestano per la "Giornata mondiale del rifugiato"
Immigrati manifestano per la “Giornata mondiale del rifugiato”

Una iniziativa di lotta per rivendicare  l’accoglienza per tutti coloro che fuggono dalle guerre, ma anche per esigere il diritto ad una esistenza senza precarietà e povertà, per il varo di corsi di formazione professionale e l’approvazione del salario minimo garantito, senza discriminazioni, indipendentemente dal paese di origine.

“Dopo la grande manifestazione di fine aprile siamo qui a Napoli, dice Mamadousy – senegalese del Movimento dei Rifugiati e degli Emigrati di Caserta – ad esigere che le promesse dell’assessore a lavoro regionale, Severino Nappi, siano mantenute. La crisi colpisce tutti: immigrati ed autoctoni. L’Italia deve slegare i permessi di soggiorno dal lavoro. I corsi professionali per  tutti (bianchi, neri) potrebbero rappresentare una valida alternativa agli effetti della crisi”.

Intanto, sotto le finestre di S. Lucia parte uno “speaker corner”: si alternano al microfono, sotto un sole cocente,  le storie di molti rifugiati, di lavoratori, precari e disoccupati.

“Occorre costruire un percorso sociale di protezione per i rifugiati ed i migranti, sostiene Mimma, – del Centro Sociale Ex-Canapificio di Caserta.Le istituzioni regionali, il Parlamento devono dare risposte concrete per tutti”.

Basta con le guerre tra i poveri: questo è il messaggio forte e chiaro che viene dalla giornata napoletana:i deboli, gli sfruttati, bianchi e neri possono stare tutti insieme.

“Questa esperienza che vede insieme migranti (senegalesi, ghanesi, nigeriani) e disoccupati napoletani è molto importante, dice Paola, del Coordinamento di Lotta per il Lavoro di Napoli.La Regione  Campania, il Ministro del Lavoro devono sbloccare i sette milioni e mezzo destinati ai progetti d’inserimento per i precari Bros e venire incontro alla disoccupazione, prima emergenza  di Napoli”.

Durante la mattinata una delegazione formata da alcuni esponenti del Movimento dei Migranti e Rifugiati di Caserta, del Csa Ex-Canapificio, dai disoccupati dei Banchi Nuovi e del Coordinamento di Lotta per il Lavoro di Napoli, è stata ricevuta dal capo gabinetto del Presidente della Regione Campania, Caldoro, il Dott. Antonio Di Trapani. Incontro nel quale si è discusso delle proposte avanzate dai movimenti. In particolare i portavoce del Movimento dei Migranti e Rifugiati hanno chiesto che fossero attivati percorsi di formazione professionale retribuiti per i rifugiati e i migranti presenti sul territorio. La mattinata si è conclusa con la rappresentazione del corto teatrale “Huriya” di Caterina Di Matteo e con l’esibizione dei Kalifoo Ground, storico gruppo musicale espressione del Movimento dei Migranti e Rifugiati di Caserta.

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