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Cronaca

(Video) Proteste a Napoli: non chiamiamoli Forconi

(Articolo: Daniela Giordano – Video: Carlo Maria Alfarano)
NAPOLI – Sono in corso in tutta Italia presidi di protesta dei Forconi. Dal Veneto alla Sicilia, tutti organizzati contro il governo Letta e l’austerità. Temi non differenti dalle stesse proteste messe in moto, un paio d’anni fa – all’epoca era il governo Monti -, da movimenti organizzati di agricoltori e pastori, a cui si sono uniti camionisti e sigle di autotrasportatori con la richiesta di risolvere la crisi, abbassando le tasse insostenibili e uscendo dall’euro.

Movimento dei forconiNel corso della giornata, la piazza “calda” è stata Torino con scontri, lanci di pietre e oggetti vari contro le forze dell’ordine, davanti il Palazzo della Regione, e la risposta di questi con lacrimogeni. A guardare le immagini in rete, si evince subito che non c’è compattezza tra i manifestanti, che ci siano state infiltrazioni di gruppi violenti, in particolare dell’ala di estrema destra. Il presidio – come in tutta Italia – era stato organizzato in chiave apartitica, nessuna sigla o bandiera di partito da sventolare, ma solo tricolori.

Milano e Bologna, la protesta ha preso di mira soprattutto le rispettive sedi di Equitalia, di fronte le quali ci sono stati solo pacifici sit-in e richieste di dialogo con i dirigenti, bloccando per poco il traffico cittadino.

In Campania, degli assembramenti che si temevano numerosi allo svincolo di Palma Campania e Nola, come preannunciati, si è assistito a un vero e proprio buco nell’acqua. Pochissime persone e giusto qualche volantino distribuito, contro il massiccio dispiego di polizia e carabinieri messi dal prefetto, che non aveva autorizzato la protesta per ragioni di ordine pubblico, per cui chiunque si fosse presentato ne avrebbe risposto penalmente.

Notizie delle ultime ore, invece, sono i blocchi degli autotrasportatori allo svincolo di Battipaglia, sulla Salerno-Reggio Calabria, sia in ingresso che in uscita. Anas e forze dell’ordine stanno deviando il traffico agli svincoli Pontecagnano Sud ed Eboli. Rallentamenti anche nella “Tirrena Inferiore”, la Statale 18 che collega la zona di Capaccio-Paestum allo svincolo autostradale.

Napoli, il presidio è stato organizzato in mattinata dal Coordinamento 9 dicembre, a cui si sono uniti quelli del movimento Forza sociale. In Piazza Trieste e Trento, vicino la sede della Prefettura, si sono riunite neanche un centinaio di persone che ha svolto prevalentemente attività di volantinaggio, senza sfociare in episodi di violenza. In Piazza Carlo III, il raduno è stato superiore con la partecipazione di studenti, commercianti e disoccupati. Disposti tutti in blocco hanno mandato letteralmente in tilt il traffico di via Foria, invitando gli automobilisti a lasciare seduta stante le proprie auto e unirsi alla protesta.

S’è ripetuta, insomma, in maniera analoga la protesta di un paio d’anni fa. Pochi focolai con scarsa partecipazione, ben lontani dal definirsi uniti. Anche stavolta, l’unico filo conduttore è parso soltanto quello di non assomigliare affatto a dei forconi.

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