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Musica e Spettacolo

U2, Foo Fighters e gli effetti degli attentati di Parigi sulla musica

NAPOLI (di Gennaro Auricchio) – Nei giorni in cui l’opinione pubblica è concentrata sui drammatici fatti di Parigi è difficile parlare e trovare notizie riguardanti il mondo dello spettacolo.

Torre EiffelL’attacco alla cultura occidentale da parte dei terroristi ha colpito soprattutto il mondo della musica. Nella Bataclan, storica sala da concerti della capitale francese, si è avuto il maggior numero di vittime, l’attacco dei terroristi questa volta ha toccato anche tutti gli appassionati di musica creando un forte senso di sconforto in tutto il movimento e in senso di cordoglio tanti artisti hanno deciso di sospendere, e in alcuni casi eliminare, le loro date europee.
Gli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando quella maledetta sera di venerdì scorso, ha deciso di eliminare tutte le date del loro programma dal vivo e purtroppo non sono gli unici.
Anche gli U2, i Foo Fighters, Prince, i Deftones e i Papa Roach, che hanno saputo delle notizie degli attentati proprio mentre stavano attraversando il confine per raggiungere Parigi, hanno seguito la loro scia.

Proprio Bono Vox e il resto del gruppo sarebbero stati impegnati in una data del loro tour il 14 di novembre ma hanno deciso di annullarla per andare a portare il loro saluto a tutte le vittime del Batacla. L’annuncio è arrivato direttamente dal loro sito ufficiale:

«Abbiamo assistito increduli e scioccati a quanto accaduto a Parigi e i nostri cuori sono per le vittime e le loro famiglie»

 

Decisamente più radicale invece è stata la scelta dei Foo Fighters: Dave Grohl e soci tornano a casa dopo il concerto di Bologna svoltosi all’Unipol Arena che a questo punto chiude la tournée del gruppo.
L’annuncio è stato dato dalla band sulla loro pagina Facebook:

 

«È con profondo rammarico e sincera preoccupazione per tutti coloro che si trovano a Parigi che siamo costretti ad annunciare la cancellazione del resto del tour. Alla luce di questa violenza senza senso, la chiusura delle frontiere e il lutto internazionale, non possiamo continuare in questo momento. Non c’è altro modo per dirlo. Tutto ciò è pazzesco e fa schifo. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti o che hanno perso una persona cara»

Il grosso senso di vuoto che accompagna tutti noi in questi giorni confusi non sarà accompagnato dalla musica, che anche se ha deciso di fermarsi per un po’ di tempo, tornerà presto a suonare e più forte di prima.

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