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Stramaccioni, l’uomo del Presidente

InterNAPOLI (di Nicola Brattoli) – Clamorosa sconfitta dell’inter  a Siena per 3 a 1. Imbarazzante gara degli uomini di Stramaccioni, scesi in campo con poca voglia di aggredire la partita e sopraffatti dagli arrembanti ragazzi di Iachini. Sestu era imprendibile come Ribery, Rosina un rebus irrisolto e Emeghara un novello Eto’o capace di realizzare il gol dell’1 a 0 e causare l’espulsione di Chivu più il rigore. Malissimo l’inter. Male Stramaccioni che non è stato capace di leggere la partita. La difesa a 3 se ad ottobre è stata la soluzione, adesso sembra essere già passata di moda. Troppa sofferenza nelle partite con il Torino e il Siena hanno poi indotto il tecnico romano a passare a quattro. Urge una riflessione in tempi brevissimi.  I risultati parlano chiaro: dalla vittoria contro la Juventus del 3 novembre sono arrivate soltanto 3 vittorie in campionato, 4 pareggi e ben 5 sconfitte. Una media da retrocessione. La squadra fatica a creare gioco ed ora l’ingresso del giovane talento Kovacic non può essere la soluzione a tutti i mali. Il ragazzo, entrato nel secondo tempo, ha mostrato ottime qualità tecniche, grande personalità, passo veloce ma un fisico che ha ancora bisogno di concludere la sua crescita. Il momento, però, è delicato e bisogna stare attenti a non far cadere nel vortice di incertezza i nuovi arrivati. Ha deluso Schelotto e così così Kuzmanovic. L’italo-argentino ha sofferto maledettamente Sestu ( Ribery) e Rubin ed è stato sostituito all’intervallo. La sua qualità maggiore è la corsa e se manca quella allora è dura. Il serbo, invece, è stato posizionato davanti la difesa. Ha un buon piede e un grande fisico; ma il suo ruolo non è quello di regista né di interditore.  E poi c’è l’attacco. Milito è caduto in un buco nero. Si allena in settimana, ma ormai è da un mese che manca. Il nuovo acquisto, il vice Milito, Rocchi non è impiegato se non negli ultimi scampoli di partita. Forse perché Antonio Cassano è in un momento straordinario di forma? No, anche se col Siena è tra i pochi a salvarsi; ma giocare con lui è spesso come giocare in dieci. Notando tutte le pecche di questa Inter, che non finiscono di certo qui, sorge spontaneo un dubbio: ma  Stramaccioni, se non l’avesse scelto personalmente Moratti, siederebbe ancora in panchina?

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