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Cronaca

Stadio Collana, flashmob per la riapertura

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – La sospensione del bando regionale per l’affidamento dello stadio Collana e la riapertura parziale dell’impianto non è piaciuta alle associazioni che lavorano nella struttura sportiva. Ieri un flash mob davanti al Collana, una catena umana per esprimere dissenso alle soluzioni del governatore Caldoro. Una “soluzione toppa” che non soddisfa le associazioni le quali chiedono massima sicurezza della struttura e la ripresa delle attività.

Flashmob Stadio CollanaIn prima linea l’Ati Collana Sport Center, il massimo ente associativo dell’impianto, che insiste sulla riapertura del bando e sull’affidamento della gestione attraverso le procedure previste dalla legge. “Prima bisogna riaprire il bando – ha detto il portavoce dell’Ati Collana Sport Center Nando Pellegrino – e poi possiamo parlare di tavolo concertativo con il Sindaco De Magistris. Ad oggi – aggiunge – siamo ancora a discutere di affidamento dell’impianto quando dovremmo già essere pronti a realizzare la fase progettuale”. “Non vorremmo assistere all’ennesima farsa da parte di alcuni politici – dice il capogruppo regionale del Psi Corrado Gabriele – ma pretendiamo che vi siano procedure chiare e trasparenti di affidamento dell’impianto; bisogna premiare chi in questi anni ha fatto sacrifici dando un valore aggiunto alle attività della struttura, ma non mi sembra che siamo sulla strada giusta”. Anche l’ex assessore allo Sport del Comune di Napoli Pina Tommasielli ha aderito all’iniziativa: “Ci sono oggi ragazzi di tutte le età – ha dichiarato Tommasielli – che manifestano il loro dissenso alle soluzioni prese; c’è preoccupazione, soprattutto da parte dei giovani che si perda tempo e che non si giunga alla soluzione migliore. A mio avviso siamo lontani dal vero l’obiettivo, quello cioè di restituire ai cittadini una struttura sportiva”. Le associazioni scongiurano l’ipotesi di affidamento a privati, che darebbe spazio a speculazioni a danno delle organizzazioni sportive presenti. Insomma, dopo 60 anni di gestione da parte del Comune di Napoli, lo stadio Collana sta cadendo a pezzi, ma nonostante ciò sono tutti d’accordo sul fatto che si debbano evitare speculazioni propagandistiche e che sia necessaria una gestione oculata dell’impianto, ma restano i dubbi. Perché non proseguire con l’iter del Bando pubblico che garantisca tutti questi aspetti? Ed inoltre, se tutti sono concordi sul fatto che non si facciano speculazioni e che non ci siano rinvii, perché non c’è un tavolo di concertazione sulla gestione dell’impianto?

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