“Siete due donne? Non vi fitto casa: non siete una famiglia”
Desirée, trentatreenne, è in cerca di una casa in affitto con la sua compagna. Trovata una adatta alle loro esigenze, contatta l’agente immobiliare che però rifiuta di far vedere loro casa.
di Tiziana Pagano
Verrebbe da pensare che, lo sbarramento, sia dovuto magari alle poche garanzie economiche che le donne possono offrire al proprietario di casa, ma non è così: Desirée, infatti, ha un impiego a tempo determinato – e la madre, garante, a tempo indeterminato- e la compagna ha un impiego nella pubblica amministrazione indeterminato. Il proprietario può, quindi, avere come garanzia 3.200 euro netti di stipendio, al mese.
Ma non sono le condizioni economiche a spaventare il proprietario, a detta dell’agenzia immobiliare. Quando infatti l’addetto alla vendita scopre che a vedere l’appartamento sarebbe stata una coppia di donne, esordisce con: “No, guardi signora, il proprietario ha palesemente detto: no coppie di donne; no coppie di uomini; solo famiglie”, precisando “Cerchiamo un uomo e una donna, questa è una famiglia per il proprietario”.
La denuncia di Desirée, raccolta da Fanpage, arriva a pochi giorni dallo “scandalo” suscitato dal bacio di Rosa Chemical a Fedez, sul palco di Sanremo. Di scandaloso, in quel bacio, c’è solo il dato di fatto che abbia scatenato indignazione in tante, troppe persone.
Scandaloso, è che i partiti – indipendente dall’orientamento politico – non siano ancora uniti nella battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.
Così come di scandaloso, nella storia di Desirée, non sia il fatto che lei abbia una compagna ma che qualcuno rifiuti di fittare loro un appartamento per discriminazione sessuale.
Qualcuno potrebbe ribadire: “Ma il proprietario è libero di fittare casa sua a chi vuole!”. Una giustificazione triste, nel 2023. Perché, chiedere come garanzia un orientamento sessuale etero dovrebbe suonare, al giorno d’oggi, altrettanto strano come pretendere che gli affittuari siano biondi, oppure mori; con gli occhi azzurri, oppure castani.
Nel 2023, siamo ancora a discutere sul fatto che la famiglia non deve necessariamente essere composta solo da un uomo e una donna. “Famiglia” è dove c’è amore, e l’amore non fa discriminazione di orientamento sessuale.
