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Serie A: la decima giornata ai raggi x

NAPOLI (di Luigi Tomasone) – Il decimo turno di serie A conferma più o meno quanto visto ultimamente, salvo qualche eccezione. La Juventus passa tranquillamente l’esame più difficile andando a vincere a Milano contro l’Inter, squadra in grande difficoltà ma pur sempre campione del mondo in carica e composta da giocatori importanti. Inutile ripetere le condizioni in cui versa la beneamata, è un periodo in cui non gira, per di più ora bisogna aggiungere l’ennesimo infortunio, stavolta di un giocatore chiave, quel Maicon che insieme a Sneijder forse è l’unico capace al momento di creare azioni di gioco degne di questo nome. Un mese di stop per il brasiliano, vittima di uno stiramento di 2° grado al bicipite femorale. Ora davvero tutto è nelle mani, o meglio nei piedi, dell’olandese di Utrecht, ma in una squadra senza idee e senza una spalla importante anche lui trova difficoltà. L’Inter si può dire che oggi come oggi dispone di soli due “top players”, appunto Sneijder e il terzino verdeoro: troppo poco per una formazione abituata ai successi negli ultimi anni. Il presidente, contestato pacificamente fuori lo stadio, è chiamato nuovamente a intervenire sul mercato e stavolta in maniera decisa. La Juventus tuttavia ha i suoi meriti, parte da una difesa solida, con Barzagli nuovo leader, e con un centrocampo dinamico che sostiene in maniera importante un attacco ben assemblato con Matri e Vucinic: davvero complimenti all’operato di Conte.

Il Milan passa anche a Roma. Quattro vittorie consecutive con ben 14 gol segnati, una macchina da guerra, con un Ibra ritrovato che continua a segnare supportato da Robinho e Boateng, giocatore quest’ultimo che nasce centrocampista e che quindi aiuta molto la mediana in fase di copertura. Anche tra i rossoneri, come già detto per la Juve, i tre mediani si spingono di frequente in attacco, vedi Nocerino ancora una volta vicino al gol, ed è anche questa la differenza attuale tra Milan, o Juve, e Inter. Di contro la Roma ha fatto qualche passo indietro sul piano del gioco e, specie dopo l’1-3, si è spenta quasi del tutto affidandosi alle invenzioni di Lamela e Bojan che comunque hanno portato al gol dello spagnolo. C’è da mettere un po’ di ordine tra i giallorossi che necessitano di una formazione tipo, Luis Enrique cambia troppo spesso col risultato che i giocatori vanno in confusione.

Il Napoli ci ricasca. Per l’ennesima volta alla vigilia della Champions League gli azzurri lasciano per strada punti preziosi. A Catania, Mazzarri opera un limitato turn-over, lasciando a riposo solo 4 titolari, e azzardando la mossa Santana in mezzo con Inler, mossa che si è rivelata sbagliata visto il rosso all’argentino per doppia ammonizione che ha lasciato in 10 il Napoli a fine primo tempo. Nonostante il vantaggio partenopeo dopo appena 30” con Cavani, piano piano l’ottimo Catania di Montella è venuto fuori e ha prima pareggiato, poi nella ripresa con l’uomo in più si è portata addirittura in vantaggio. Tuttavia il Napoli con l’ingresso di Hamsik ha tentato il tutto per tutto finale sfiorando a più riprese il pareggio. Bisogna capire se è solo una questione di uomini o c’è dietro un fattore psicologico ogni qualvolta è alle porte una partita europea. A Mazzarri l’ardua sentenza.

L’aquila vola sempre più in alto. La Lazio continua a vincere e stavolta lo fa in modo netto in terra di Sardegna, contro un Cagliari sempre difficile da affrontare che fino ad ora in casa aveva subito un solo gol, quello di Morimoto del Novara. Trascinata da un Klose in splendida forma, i biancocelesti chiudono la pratica in 5 minuti sul finire del primo tempo, con Lulic e appunto con l’incornata del tedesco splendidamente servito da Cissè in veste di assist man. Edy Reja sta facendo un ottimo lavoro, aiutato da un attacco di cui non poteva disporre l’anno scorso, e ciò alla fine fa la differenza: sono i grandi giocatori che fanno grande una squadra, c’è poco da fare.

Per concludere, finalmente arriva l’esonero di mister Giampaolo sollevato dall’incarico di allenatore del Cesena, ancora sconfitto stavolta a Parma. Il Siena di Sannino continua a stupire in casa contro le dirette avversarie: stavolta vittima è il Chievo, alla terza sconfitta di fila, affondato 4-1. Il Bologna si conferma in crescita battendo in rimonta 3-1 l’ottima Atalanta di questo inizio di stagione: torna al gol Di Vaio seppur su rigore. Resiste Mihajlovic grazie alla vittoria di misura sul Genoa, ma si ha l’impressione che al prossimo passo falso il serbo lascerà Firenze per la gioia dei tifosi viola: Delio Rossi scalpita. L’Udinese vince l’ennesima partita in casa, 1-0 al Palermo, ancora senza subire reti: ormai non ci sono più aggettivi per elogiare questa squadra. Chiude Lecce-Novara 1-1.

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