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Serie A: chi vince esulta e chi perde spiega

NAPOLI (Eleonora Posabella) – Con una giornata di anticipo rispetto al termine del girone di andata del campionato italiano la Juventus di Massimiliano Allegri accede già al titolo di campione d’inverno, battendo il Napoli e distaccando la Roma di tre punti, che valgano il primato assoluto grazie al trionfo nello scontro diretto.

Prima della partita chiave del week end però la diciottesima giornata viene aperta dai soliti anticipi del sabato, innanzitutto quello delle 18.00 tra Sassuolo e Udinese, in cui i padroni di casa portatisi in vantaggio grazie alla rete del solito Zaza, si lasciano riacciuffare dai bianconeri friulani, concludendo così il match in parità.

La sera il Torino accoglie all’ Olimpico il Milan, che accetta di buon grado l’ospitalità granata, raccogliendo i frutti di un dubbio fallo di capitan Glik dopo appena tre minuti di gioco, Menez si presenta sul dischetto e realizza il rigore concesso dall’ arbitro Rocchi.

Il prematuro vantaggio della squadra rossonera dovrebbe rendere il match più agevole per gli ospiti ma diventa invece un ostacolo, poiché il Milan subisce per il resto della durata della gara la pressione del Torino; l’ingenuità di De Sciglio, espulso a metà del gioco e la caparbietà dei padroni di casa sfociano in un meritato pareggio ad opera ancora di Glik, protagonista della partita in entrambe le azioni da gol. Domenica ad ora di pranzo scende in campo a Sansiro l’Inter di Mancini, alla cui corte si è appena unito il talentuoso Shaqiri; i nerazzurri si scontrano con il Genoa di Gasperini rifilandogli ben tre reti.

Pallone, serie AIl match non è mai realmente in bilico, anche se i rossoblù combattono e nello scontro perdono anche l’unica punta rimastagli, infortunatosi dunque Alessandro Matri e avendo ceduto Pinilla all’ Atalanta, la situazione dell’ undici di Gasperini è alquanto delicata, urge sicuramente un intervento veloce sul mercato per ovviare alle mancanze nel reparto offensivo.
Alle 15.00 si giocano tante partite, ma tutti gli occhi sono puntati sul derby dell’ Olimpico tra Roma e Lazio, match che vede mette in bilico tutta la parte alta della classifica. La Lazio di mister Pioli parte davvero forte all’insegna del solito Felipe Anderson, il brasiliano inarrestabile in questa seconda fase di campionato è autore di una delle reti e ispira la seconda con un assist perfetto per Stefano Mauri. La Roma tramortita dall’ esuberanza degli avversari riesce solo nel corso del secondo tempo ad imporre il proprio gioco e lo fa grazie all’ autorità del capitano Francesco Totti, il quale con la solita classe riporta il match sulla parità, scampando almeno parzialmente al pericolo.

Contemporaneamente la Fiorentina batte al Franchi il Palermo in un match davvero rocambolesco e dal risultato incerto fino al fischio finale, mentre la Sampdoria torna a vincere anche senza Gabbiadini in casa contro l’Empoli. Vincono anche il Cagliari di Zola, battendo il Cesena, che trova la via del gol quando ormai il match è agli sgoccioli e il Verona di Mandorlini , che prima illude e poi stende lo sventurato Parma. Termina invece in parità la partita tra Atalanta e Chievo, sbloccata prima dalla rete di Zappacosta e poi dalla splendida punizione ad opera di Lazarevic, che da la possibilità alla propria squadra di smuovere la classifica.

In serata arriva dunque l’attesissimo posticipo del San Paolo, dove il Napoli accoglie, si fa per dire, la Juventus in un match che risulta meno brillante di quanto ci si sarebbe aspettato; i bianconeri di Allegri sono decisamente spenti più attenti a difendere che ad attaccare l’area avversaria, delle due formazioni infatti la più pericolosa è sicuramente il Napoli. Nonostante ciò i bianconeri trovano il vantaggio grazie all’ ennesima magia di Paul Pogbà, il cui valore diventa sempre più inestimabile, ai padroni di casa non basta il momentaneo pareggio siglato da Britos, poiché la Juventus ormai in palla rilancia con Caceres prima, probabilmente in fuorigioco sulla punizione di Pirlo e Vidal poi, che chiude sorridente il match. Tre punti fondamentali ottenuti senza particolare sforzo, ma che valgono all’ undici di Allegri il meritato titolo di campione d’inverno.

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