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Economia

L’ex ministro Treu: “Il mondo del lavoro cambia, le norme si adeguano”

Tiziano Treu

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo) – “Classe operaia” di Gerardo Giannone, operaio dello stabilimento Fiat di Pomigliano e delegato sindacale, non è solo un libro, ma un pezzo di storia. Presentato nella storica saletta rossa di Guida in via port’Alba, il libro è la ricostruzione della storia della Fiat, che dal 1972 ad oggi ha vissuto periodi difficili e lotte importanti per i lavoratori. Dalla cassa integrazione per oltre 4800 lavoratori alla campagna referendaria sul piano Marchionne che si è conclusa con la vittoria del “si” e la continuazione dell’attività industriale. “Abbiamo vissuto periodi molto difficili in fabbrica – dice l’autore Gerardo Giannone – ma eravamo consapevoli che la fabbrica dovesse restare aperta, e la vittoria del si di quel giugno 2010 fu importantissimo; è ovvio che le condizioni non potevano essere quelle di prima, ma l’industria, la fabbrica cambia e si evolve, non si può pensare che tutto resti sempre uguale”. “La storia della Fiat,  – ha dichiarato il senatore Tiziano Treu – ma anche quella di Mirafiori e di Melfi, ci hanno fatto comprendere che il mondo del lavoro cambia e con esso gli adeguamenti normativi necessari alla sopravvivenza delle fabbriche; Il nostro è un paese con  un’industrializzazione molto alta – aggiunge Treu – e non possiamo permetterci di rispondere negativamente alle trattative in corso”. Una chiara allusione alla Fiom che nella fase referendaria della Fiat aveva rifiutato le trattative con gli altri sindacati e con Marchionne. “Quelle della Fiat sono state lotte coraggiose,  – ha detto la senatrice Teresa Armato – che hanno tracciato un pezzo importante di storia italiana; la Fiat resta oggi come allora un’importante insediamento industriale”. “Sul piano regionale dei trasporti – ha affermato il segretario regionale del Pd Enzo Amendola – abbiamo trovato soluzioni che vede ormai d’accordo tutti i sindacati, restando consapevoli che le colpe di enormi rallentamenti vanno imputate alla giunta Caldoro; in Italia, come in Campania c’è un apparato industriale dei trasporti che produce molto su treno, su gomma, su strada ed un amministratore deve guardare al futuro”. “Ho vissuto il momento referendario della Fiat dentro la fabbrica – ha concluso il segretario provinciale della Cisl Giampiero Tipaldi – e la partecipazione è stata straordinaria per l’emotività che quei lavoratori ci hanno trasmesso, a prescindere dalla scelta di voto di ognuno”. (Il Mattino)

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