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Sciopero Cgil, Camusso : “Il sud questione nazionale”

NAPOLI (di Daniele Pallotta) – Susanna Camusso, segretario nazionale della CGIL, a Napoli per lo sciopero generale, denuncia: “Non esiste una questione meridionale, ma solo una straordinaria questione nazionale. Il Mezzogiorno senza prospettive è un problema per tutta l’Italia. Il governo ha presentato 6 volte un piano per lo sviluppo: noi sappiamo che anche per l’ultimo decreto c’è un accordo tra la Lega e Berlusconi per favorire il nord”. Camusso rivolge un invito a Caldoro: “se la regione Campania contrasterà le scelte del governo che danneggiano il sud noi saremo al suo fianco, ma finora ha accettato tutto passivamente.”

Un riferimento anche alle prossime amministrative: “Basta usare i rifiuti come arma in campagna elettorale”.

Il segretario dal palco allestito in piazza Dante attacca il governo anche sulla lotta evasione fiscale: “non sono state colpite le persone giuridiche e gli interessi legati ai grandi appalti.” Camusso chiede che non vengano tagliate risorse alla cultura, e all’istruzione: “Un Paese analfabeta è un Paese di sudditi, non di cittadini.” L’appello conclusivo del discorso: “Un lavoro senza diritti non da prospettive a nessuno. Noi chiediamo che i governanti cancellino le forme che determinano la precarietà”.

Al termine del discorso il segretario ha risposto ad alcune domande. Interrogata in merito alle responsabilità di CGIL, CISL e UIL sulla svendita dei diritti dei lavoratori avvenuta negli ultimi anni ha risposto di non condividere l’espressione “svendita di diritti”, per quanto riguarda la CGIL. Alla domanda sulla condivisione del piano di azione della FIOM la sua risposta è stata: “Questo è uno sciopero generale”.

Presenti nel corteo, molte sigle sindacali della scuola e delle forze dell’ordine, il coordinamento giornalisti precari e il popolo delle agende rosse.

Gli operai CDI contro Lettieri. Uno striscione attacca il candidato sindaco del PdL : “Lettieri sindaco a Napoli? Fallimento assicurato. 230 operai CDI grazie a lui disoccupati.” La protesta è degli ex lavoratori della Caliti Denim Industria. Franco Fiordellini, segretario generale FILTCTEM denuncia: “231 lavoratori in mobilità, 231 famiglie senza reddito. La riconversione promessa da Lettieri non è avvenuta, il passaggio dal tessile ad un’azienda di accumulatori elettrici non si è verificato.  Se un imprenditore non mantiene lepromesse, come potrà mantenerle da sindaco, se fosse  eletto?

Chiediamo che il progetto industriale venga attuato. L’adagio recita: chi di speranza vive, disperato muore. Siamo convinti che come lavoratori e lavoratrici faremo sentire ancora di più la nostra voce, anche quando verrà Berlusconi a Napoli”.

 

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