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Cronaca

Salute. Asma allergica, a confronto 400 specialisti

NAPOLI – Al via oggi a Napoli il convegno, realizzato grazie alla sponsorizzazione di Novartis, ‘Ora X’ – Obiettivi terapeutici e approccio clinico nell’asma allergico’, che riunisce oltre 400 specialisti in pneumologia e allergologia dell’adulto e del bambino.

AslLa presenza dei rappresentanti delle principali società scientifiche e l’adesione dell’associazione pazienti Federasma, sottolineano il bisogno di un ampio confronto, per individuare percorsi che migliorino la qualità di vita del paziente con asma allergico grave, assicurando un controllo dei costi a carico del Servizio sanitario nazionale. Individuare terapie efficaci ha un impatto non solo sulla qualita’ di vita del paziente, ma ha anche una ricaduta diretta sui costi a carico del Ssn. Maggiore e’ la capacita’ di limitare le riacutizzazioni della malattia, minori saranno i costi correlati ai ricoveri.

Ed e’ proprio l’individuazione di innovativi modelli di spesa uno degli argomenti trattati nel corso del workshop dedicato ai farmacisti ospedalieri, che contribuiscono a garantire ai pazienti l’innovazione farmaceutica. Il giorno 13, in apertura del convegno, interverrà Monica de Simone Presidente di Federasma Onlus, che svolge un importante ruolo a tutela dei bisogni delle persone affette da malattie allergiche ed asmatiche e che auspica una partecipazione sempre piu’ attiva ei cittadini nelle scelte di politica sanitaria.

“Il coinvolgimento del cittadino nelle scelte di politica sanitaria – promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità da decenni – è un fenomeno positivo per coloro che sono coinvolti nella fornitura e nell’utilizzo dei servizi sanitari. Il coinvolgimento del cittadino reca beneficio ai pazienti rendendoli più consapevoli e capaci e reca beneficio anche ai medici rendendoli più attenti alle esigenze dei pazienti creando una migliore aderenza ai trattamenti. Sul piano politico l’apertura dei decisori all’ascolto della voce dei pazienti determina la creazione di regimi migliori”. Novartis è impegnata nell’area dell’asma allergico grave con un trattamento biologico in grado di bloccare le IgE, le principali responsabili delle più diffuse malattie da ipersensibilita’ che colpiscono la popolazione dei Paesi industrializzati, ossia le allergie, comprese anche quelle di natura asmatica.

Sempre piu’ numerosi sono i dati scientifici sul tema. In proposito verranno a breve presentate nuove importanti evidenze su omalizumab nel ridurre il rimodellamento (remodeling) delle vie aeree dovuto alla persistenza dell’infiammazione polmonare nel paziente con asma allergico. “Nei pazienti asmatici allergici la costante infiammazione dei bronchi nel tempo causa una modifica strutturale degli stessi- afferma Giorgio W. Canonica, Direttore Clinica Malattie Respiratorie e Allergologia Università degli Studi di Genova- IRCCS AOU San Martino, Past President WAO (World Allergy Organization) – uno studio da noi condotto ha permesso di evidenziare che, nei pazienti rispondenti al trattamento con omalizumab, si manifesta un’interruzione e reversione del processo infiammatorio, con una potenziale regressione della patologia”.

I risultati di questo studio dimostrano come la terapia anti-IgE può realmente cambiare la gestione dell’asma allergico grave, soprattutto nei pazienti pediatrici dove il beneficio potrebbe essere significativo intervenendo nei primi stadi della patologia. “Asma grave è il termine utilizzato per descrivere una forma d’asma che non beneficia della consueta terapia con steroidi per via inalatoria ad alte dosi rende noto Eugenio Baraldi, Direttore Scuola di Specializzazione di Pediatria, Universita’ degli Studi di Padova, Presidente Societa’ Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI). Per i bambini e’ necessario individuare un piano terapeutico personalizzato con farmaci mirati, che vadano a controllare i meccanismi patogenetici”. Conclude Baraldi.

La terapia anti-IgE, disponibile anche per i bambini, è fra le terapie raccomandate da un recentissimo documento congiunto delle societa’ pneumologiche americana ed europea (ERS-ATS), pubblicato poche settimane fa. La ricerca in questo settore è ora concentrata nell’individuare biomarcatori che aiutino a caratterizzare da un punto di vista biologico le forme di asma grave e permettano quindi un approccio terapeutico guidato. La SIMRI sta portando avanti il primo registro europeo basato su un archivio on-line per i bambini con asma grave che permetterà di mappare l’epidemiologia e le caratteristiche di questi bambini”.

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