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Ricorso per cassazione : nuovi criteri di redazione

cassazioneNapoli – ( di Bonaventura Franchino ). In modo sorprendente e del tutto innovativo, il primo presidente della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce, ha inviato al presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, lettera contenente le linee guida da seguire nella stesura del ricorso di Cassazione. Si tratta di indicazioni operative idonee ad evitare di incorrere in ipotesi di inammissibilità ,per violazione del principio di autosufficienza, del ricorso per cassazione.

La lettera assume particolare importanza in quanto negli ultimi anni sono aumentati a dismisura i motivi di inammissibilità; difatti, è a partire dal 2006, con la introduzione dell’art. 366-bis (che  richiedeva, a pena di inammissibilità, che ogni motivo si concludesse con la formulazione di un quesito in diritto ) che le ipotesi di inammissibilità sono aumentate in modo rilevante .Anche dopo la successiva riforma del 2009 ( che ha abrogato la norma che prevedeva i quesiti ) le ipotesi di inammissibilità sono sempre aumentate .

Fino ad oggi, però, nessuno mai aveva dettato delle regole da seguire nella predisposizione dei ricorsi e nella formulazione dei quesiti.

Ora, per la prima volta, il primo presidente della Corte di Cassazione traccia delle linee guida da seguire nella predisposizione del ricorso e nel farlo prende le mosse dal principio dell’autosufficienza; difatti,vengono richieste indicazioni puntuali al fine di consentire al giudice di poter decidere la controversia posta al suo esame solo con la lettura del ricorso, senza bisogno alcuno di dover riesaminare tutti gli atti processuali.

In particolare,,la Corte, partendo dal presupposto dell’autosufficienza  è partita dalla indicazione del numero delle pagine individuato in circa 20 per  integrare la congruità , limite previsto  sia per il ricorso che per i controricorsi e le memorie; è stata prevista la possibilità di valicare tale limite in casi di particolare importanza.

Viene indicato come elemento opportuno, una premessa contenente un breve sommario idoneo a guidarne la lettura.

Si consiglia inoltre, al fine di conferire all’atto maggiore impatto e persuasività  di ridurre i motivi e di usare forma improntata alla sinteticità e chiarezza .

Tali linee guida, oltre che idonee ad evitare pronunce di inammissibilità, sono idonee a costruire un atto maggiormente rispondente a nuovi orientamenti lessicali che rifiutano sempre di più forme espositive arcaiche e stracolme di noiose citazioni; il tutto  per dare spazio ad una indicazione delle ragioni in punto di diritto, sobria, sintetica e diretta ad affrontare i problemi .

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