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Primarie a Napoli, la federazione della sinistra è con la fiom

Libero Mancuso (foto di Andrea Baldo)

NAPOLI (di Cristina Cipriani) – A quattro giorni dalle primarie del centrosinistra per eleggere il candidato a Sindaco di Napoli, si è riunita un’assemblea pubblica presso il teatro “Piccolo” di Napoli, cui hanno partecipato Libero Mancuso (candidato Sindaco di Napoli), Paolo Ferrero (Segretario Nazionale Prc) Antonio D’Alessandro (Segretario Provinciale PRC Napoli) e Raffaele Tecce (Coordinatore Nazionale degli eventi locali). L’assemblea ha previsto non solo la presentazione del programma elettorale del candidato Libero Mancuso, ma anche il sostegno da parte del Prc alla lotta dei lavoratori, degli studenti e dei precari che scenderanno in piazza il 28 gennaio a Pomigliano, aderendo allo sciopero generale bandito dalla FIOM.

Infatti, dopo l’introduzione di Antonio d’Alessandro, che ha voluto esprimere innanzitutto l’appoggio allo sciopero della FIOM e alla candidatura di Mancuso, si sono succedute diverse testimonianze sulla condizione dell’operaio, dello studente, degli stranieri, degli omosessuali e dei lavoratori italiani.

È intervenuto Vincenzo Guardasole, ex dipendente birreria Peroni di Milano; Maria Grazia Pellecchia, Unione Sindacale di Base del Comune di Napoli; Francesca Pettinati, collettivo ingegneria; Antonio Di Luca, operaio Fiat-sindacalista FIOM-CGIL; Khaled Alzeer, responsabile migrazione PRC Napoli tutti a difesa del diritto al lavoro.

In seguito, ha preso la parola Libero Mancuso presentandosi agli elettori come una forza politica compatta che si trova non soltanto a sostenere il tentativo di dare una svolta alla città di Napoli, ma anche all’intero paese, ritenendo che i problemi di questa metropoli siano espressione di una decadenza complessiva della democrazia italiana. Proseguendo nel discorso, ci spiega come nell’impegnarsi in questa campagna abbia potuto incontrare tanti cittadini e tante associazioni che gli hanno permesso di comprendere che si trova in una città viva, che resiste e vuole cambiare questo stato di cose.

Tuttavia è lui stesso ad ammettere che questa non è una candidatura semplice, eppure ha dichiarato: “ questo sarà possibile a una condizione, che a governare non sia una persona o un gruppo di persone, ma siano i cittadini investiti della responsabilità del futuro di questa città, perché senza il consenso dei cittadini non si potranno affrontare neanche lontanamente i problemi che essa ha davanti”.

Infine, ha esposto il suo programma elettorale, avallando la battaglia dei lavoratori-operai a Mirafiori, l’idea che gli stranieri siano una risorsa per il paese, che la legalità possa essere tutelata cominciando dai municipi e che il bilancio del comune di Napoli sia chiaro, trasparente e partecipato.

In conclusione, è intervenuto Paolo Ferrero, iniziando dall’importanza della candidatura di Mancuso come un cambio vero nella scena politica del centrosinistra e ha proseguito analizzando la situazione politica, sociale ed economica italiana e in particolare napoletana. A questo punto ha sostenuto la necessità di un’amministrazione che sia in grado di risolvere i problemi, ponendo al centro della questione: la raccolta differenziata, l’apertura d’impianti di compostaggio, l’acqua pubblica, il diritto al lavoro, la mobilitazione del singolo cittadino, l’unione con le altre forze politiche del centro sinistra (se non su tutti i punti, ma almeno sull’essenziale) e l’importanza di esprimere la propria volontà politica con il voto.