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Povera Italia!

(di Eleonora Posabella) – La seconda tranche di partite del mondiale brasiliano decreta già i primi rientri decisamente inattesi, soprattutto per quanto riguarda le nazionali più blasonate, ma anche i primi passaggi di turno per i pochi privilegiati quali : Olanda, Cile, Colombia, Costa Rica e Francia, attese invece nei prossimi giorni le soluzioni dei gironi F, G ed H, a cui sono legati gloriosi destini.

Prima tra tutti si rivela incredibile la prematura dipartita della Spagna, campione in carica dell’ ultima edizione del Mondiale; gli iberici dopo la pessima prestazione fornita contro l’Olanda, affrontano l’altra avversaria del girone B, dimostratasi altrettanto temibile: il Cile. Poco da sottolineare ancora una volta per la nazionale di Del Bosque, che va incontro al proprio fatale destino senza provare a combattere e lasciando sicuramente troppo spazio ai talenti Cileni quali Vidal, Sanchez e Vargas, quest ultimo vecchia conoscenza del Napoli.

Simile è il fato toccato in sorte agli Inglesi di Roy Hodgson, ulteriormente ridimensionati dopo la brutta sconfitta rimediata contro l’Uruguay di Tabarez, le cui quote risalgono grazie all’ innesto dell’ attaccante Suarez, illustre assente della prima partita a causa di un infortunio. La sfortuna degli inglesi si intreccia almeno in parte con la sorte dell’ Italia, che a poche ore di distanza si trova a disputare la gara contro il Costa Rica; alla nazionale inglese dunque non resta che sperare in un’ ipotetica vittoria degli azzurri per rimanere aggrappata ad una flebile speranza di permanenza in questo Mondiale.

491922295ML00060_Italy_v_CoL’Italia però disattende le aspettative di tutto il pubblico, compreso quello inglese, poichè a scendere in campo sono soltanto i fantasmi dei giocatori visti sei giorni prima contro l’ Inghilterra.
Decisamente rimaneggiata la formazione azzurra si presenta con: Buffon, che ritrova il posto che gli compete tra i pali, ma non la propria sicurezza, Chiellini, che in difesa ricopre il ruolo di centrale, ma nel tentativo di porre riparo ai disastri commessi dal compagno di repato Gabriel Paletta nella precedente partita, finisce con eguagliarne la disattenzione ed infine un’ inesistente Thiago Motta prova a fare le veci in campo di Marco Verratti, già di suo poco irresistibile. Ancora modifiche su entrambe le fasce, dove Matteo Darmian viene spostato a sinistra per lasciare posto ad Ignazio Abate sulla destra, il talentuoso esterno del Torino però in versione speculare non riesce a dare uguale risalto alle proprie doti, venendo addirittura ignorato per gran parte del match dai suoi compagni di squadra, i quali preferiscono tentare per vie centrali.

Tattica e qualità non sono dunque le basi su cui poggia questa nuova squadra, goffamente improvvisata dal tecnico Cesare Prandelli e interpretata anche peggio dai calciatori: Balotelli spreca le rare e miracolose occasioni fornitegli, mentre Pirlo al di sotto delle sue solite prestazioni non riesce a dirigere il resto della banda, che nonostante tutto lo segue come solo un gregge di pecore con il proprio pastore farebbe. Inutili i numerosi cambi, che vedono l’ avvicendarsi in campo di Antonio Cassano prima al debutto in una competizione mondiale e di Insigne e Cerci poi; resta solo spettatore del match il capocannoniere del nostro campionato Ciro Immobile. Gli azzurri di Prandelli dimostrano davvero poca forza di volontà nel vincere, ma soprattutto nell’ impostare una qualsivoglia tipologia di gioco, mettendo a punto una performance a dir poco imbarazzante e deprimente, che non lascia intravedere la luce alla fine di quel tunnel chiamato girone D; è troppo comodo nasconderci adesso dietro le scusanti delle condizioni climatiche, che hanno evidentemente sortito effetti opposto sulle due contendenti.

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