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Cronaca

Potatura alberi senza mezzi per la raccolta. E’ rissa ai Colli Aminei

NAPOLI – Giardinieri aggrediti dai cittadini ai Colli Aminei. È accaduto questa mattina in via Nicolardi, dove un gruppo di giardinieri in servizio alla terza Municipalità stava effettuando la potatura di alberi e aiuole nella zona. Il problema è sorto quando, non avendo mezzi dove raccogliere e, successivamente, un luogo dove smaltire il verde raccolto, gli operatori hanno lasciato sul selciato il materiale potato. Da qui si è scatenata la reazione di alcuni esercenti contro, che hanno aggredito dapprima verbalmente i giardinieri con cui sono poi sono venuti alle mani.

Via Nicolari a Napoli«Quanto accaduto è vergognoso – tuonano Giuliana Di Sarno e Vincenzo Rapone, presidente e vice presidente della III Municipalità – . I nostri giardinieri, che sono circa una trentina e operano in tre distretti suddivisi su tutto il territorio, lavorano in condizioni assurde da tre anni. È da un triennio, infatti, che l’assessore all’Ambiente del Comune dovrebbe fornirci un camion per la raccolta del materiale di risulta accumulato con la potatura del verde sulla nostra Municipalità. Ma a tutt’oggi Sodano continua a risponderci picche. La conseguenza di tutto ciò è sfociata, questa mattina, nella rissa in cui sono stati aggrediti i nostri giardinieri da alcuni negozianti, che attribuivano loro la mancata raccolta del materiale potato che stazionava davanti ai negozi». «Fatto più grave – insistono Di Sarno e Rapone – è che que materiale continua ad accumularsi in strada da prima di Natale. I Colli Aminei sono una delle poche zone ricche di verde del nostro quartiere. Noi cerchiamo di coordinare le attività di potatura e pulizia delle strade, ma ci ritroviamo da un lato i giardinieri che vengono malmenati e dall’altro i cittadini che pagano per un servizio che non ricevono. Inoltre quel materiale che potrebbe essere riciclato, ad esempio, come compost viene invece lasciato per settimane davanti ai negozi, incrementando l’indifferenziato in strada e, di conseguenza, bloccando la differenziata. Ci auguriamo dunque, che alla luce dello spiacevole episodio di stamattina il Comune e l’Asia intervengano e che Sodano ci fornisca, dopo tre anni, di un mezzo per la raccolta del verde potato».

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