Notizie dall'Italia e dal mondo

Cronaca

Posillipo, l’ultimo sfregio panorama con spazzatura

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) –  Ancora rifiuti in città. Il cuore di Napoli risente di una gestione inadeguata del fenomeno, ma soprattutto carente nelle fasi più elementari della raccolta come il semplice spezzamento. “Mancano le risorse umane – dice il presidente della seconda municipalità Francesco Chirico – altrimenti non riusciremmo a spiegarci come mai ci sono finanche le carte a terra; è condannevole – aggiunge – la gestione dell’Asìa, la quale ha perso il controllo delle risorse umane, la città è al collasso”. Anche la raccolta differenziata, nonostante gli slogan propagandaci, riscontra carenze notevoli: “Hanno tolto le campane per il vetro a piazza del Gesù – dice il Consigliere Pino De Stasio – e sono i cittadini stessi che reclamano questo disagio; tra le atre cose, ci ritroviamo ogni giorno a segnalare la presenza di materassi e materiali di risulta in strada, proprio in via Santa Chiara in vari punti, le nostre segnalazioni sono talvolta superflue, non ci ascoltano più”.

Rifiuti a PosillipoAnche gli esercenti del cuore antico hanno grosse difficoltà per lo smaltimento: “Localini e ristoranti – continua De Stasio – hanno problemi ancora più grandi, in quanto ci sono da smaltire grosse quantità di rifiuti; intanto sappiamo per certo che da sabato prossimo sarà sospesa la raccolta del “vetro antico”, quella rivolta a bar e ristoranti, tutto ciò avviene in un momento in cui c’è maggior flusso di turisti in città”. A tutto questo si aggiunge la protesta quotidiana di residenti che assistono inermi alla presenza di cassonetti che spesso sono ammassati dinanzi ai palazzi storici, arrecando danno all’immagine della città. In zona Chiaia e Posillipo la raccolta rifiuti è inadeguata. Numerose le proteste dei cittadini.

La Riviera di Chiaia appare invasa da cartoni e da rifiuti speciali, e non c’è nessun intervento degli operatori ecologici. “C’è da dire che in tanti, tra residenti e negozianti, non rispettano gli orari stabiliti, ma è assurdo che l’immondizia ristagni per giorni senza che nessuno la rimuova”, protesta una delegazione di cittadini che abitano nella zona. In zona Stella c’è un punto di sversamento illegale per il quale la municipalità ha più volte chiesto telecamere e polizia ambientale. “L’Asìa deve cambiare la gestione del personale, – dichiara la Presidente della Terza Municipalità Giuliana Di Sarno – perché è inconcepibile che via siano quattro ispettori che girano in auto ogni giorno per valutare l’emergenza, mentre abbiamo solo 2 spazzini 65enni che coprono oltre 20 zone di tutta la municipalità”. Secondo Di Sarno “Ci deve essere una perequazione del personale: non è possibile – dice – avere un buon servizio con sole otto unità in un territorio di oltre 100mila abitanti”.

E sull’inciviltà dei cittadini aggiunge: “Partiremo tra poco con una campagna di sensibilizzazione – continua Di Sarno – con scuole e associazioni che punterà sulla cabala napoletana: ogni numero farà riferimento a trasgressioni e inciviltà”. Anche i rappresentanti dei commercianti reclamano il danno che questo scenario provoca al turismo: “”Troppi i casi di accumulo di spazzatura non raccolta, – spiega Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli – e le criticità sono percepibili ovunque nei principali percorsi turistici: nell’area dei Decumani, a Montesanto, nei Quartieri Spagnoli, nei vicoli di Chiaia. Si tratta di uno spettacolo degradante che distrugge quello che è stato fatto per recuperare l’immagine della città dopo la crisi dei rifiuti”. “Si percepisce un degrado generalizzato – continua Russo – le strade sono sporche e male o per nulla spazzate, ci sono rifiuti e cartacce ovunque. Che tale spettacolo coincida con un momento di relativo incremento del turismo in città è sconcertante”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.