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Osvaldo grida vendetta e la Juve lo segue!

NAPOLI (di Eleonora Posabella) – Il campionato italiano non ha più alcuna valenza per la Juventus, vincitrice del terzo tricolore consecutivo, ciò nonostante lo scontro previsto per la penultima giornata di questa stagione contro la Roma ha il fascino delle grandi sfide; la Juventus vuole infatti confermare il proprio indiscusso primato, mentre la squadra di Rudi Garcia ha fame di rivalsa.

L’esultanza bianconera dopo il golMister Conte approda nella capitale con la migliore formazione possibile, escludendo dagli undici titolari soltanto Claudio Marchisio e Gigi Buffon, che lasciano i propri posti rispettivamente a Padoin e Storari. I bianconeri appaiono decisamente appagati ed impostano il loro gioco, basandolo sulle ripartenze all’insegna dell’ attesa, la Roma invece, forte del proprio pubblico e del momento di condizione forse superiore, pigia energicamente sull’ acceleratore, creando grossi problemi alla retroguardia juventina, soprattutto grazie alla velocità di Gervinho. I diversi tentativi non danno però i risultati sperati, fatta eccezione per il gol realizzato da Torosidis con la mano, prontamente annullato su segnalazione dell’arbitro di porta. La fiducia della squadra di casa in un esito positivo inizia dunque a vacillare e proprio quando i giallorossi si avviano mesti verso una probabile chiusura di match in parità, l’ingresso di Osvaldo sconvolge gli equilibri, venutisi a creare fino a quel momento.

La speranza si infrange completamente quando la partita è praticamente agli sgoccioli, Osvaldo approfitta dell’ ottimo assist servitogli da Lichtsteiner per insaccare la palla lì dove Skorupski non può arrivare, dunque giustizia e vendetta vanno di pari passo in questa gara.

Migiore in campo: Marco Storari, solo i grandi campioni sono capaci di stare in panchina per intere stagioni e rivelarsi indispensabili alla prima occasione concessagli, grandissima performance del portiere pisano, che non fa rimpiangere neanche per un secondo Buffon.

Peggiore in campo: in una serata in cui la Juventus trova il successo senza esprimere a pieno le proprie potenzialità di gioco, il marchio di peggiore in campo spetta a Giorgio Chiellini, distintosi più per gli episodi, che saranno oggetto di moviola, che per i suoi recuperi in campo.

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