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Cresce “Alleanza per il centro”; il consigliere Maisto: “La nostra politica per il bene del paese”

NAPOLI  (di Stefano Maria Capocelli) – A quasi un anno dalla nascita, Alleanza per l’Italia,  il nuovo movimento politico di centro indipendente da PDL e PD, si allarga con nuove adesioni: alla presenza del leader Francesco Rutelli  sono state annunciate, nel corso dell’assemblea svoltasi questo venerdì a Napoli, gli ingressi dell’eurodeputato Vincenzo Iovine, che lascia Italia dei valori, del sottosegretario Tommaso Casillo e del consigliere provinciale Carfora. In sala, anche esponenti del gruppo che fa capo al presidente della Camera Gianfranco Fini, tra cui Vincenzo Rivellini che apre ad un confronto ritenendo “il movimento dell’Api molto interessante perche’ e’ un movimento che vuole parlare di politica”.

Adesioni che il leader nazionale ha giudicato come un “importante segno di crescita al servizio di un nuovo polo che dovrà nascere ed esprimersi anche nelle elezioni amministrative della prossima primavera”.

“Il nostro – ha sottolineato il consigliere Giuseppe Maisto – è un movimento che è per la politica dei fatti volta al bene del Paese”.

Ed è proprio il consigliere Maisto che, in esclusiva per Press Agency ha voluto approfittare dell’incontro per, fare il punto sul alcune questioni relative al territorio.

Onorevole Maisto, Il governo promuove il piano di rientro dal deficit sanitario presentato dal governatore Stefano Caldoro e sblocca poco più di un miliardo per far rifiatare Asl e ospedali della Campania, come si è raggiunto questo obiettivo?

“Se questo obiettivo si è raggiunto lo si deve al forte sacrificio chiesto ai cittadini campani, fortissimo se pensiamo all’innalzamento dei ticket e ai tagli dei fondi ai presidi ospedalieri. Spero solo che questo annuncio sia vero, perché poche volte il Governo Centrale ha mantenuto la parola data. A mio avviso, non credo sia cambiato molto dal precedente piano di rientro, siamo, per esempio, tutt’ora in attesa delle nomine dei sette commissari Asl, e sappiamo bene quanto queste nomine siano necessarie per dare il via agli obiettivi da raggiunge nell’ambito della sanità campana, il Sistema si sta irrigidendo sempre più continuando a penalizzare i cittadini.

La Regione ha vissuto, anzi, sta ancora vivendo,  i momenti terribili di due anni fa legati al disagio per l’emergenza rifiuti, e come due anni fa, pare che solo il Presidente del Consiglio sia stato capace di intervenire, com’è possibile?

“L’attuale crisi conferma proprio che Berlusconi mentì due anni fa quando convinse l’Italia intera che l’emergenza rifiuti in Campania era ormai una questione risolta. Il problema è sempre lo stesso, funziona una sola linea su tre e basta che un ingranaggio, come Terzigno, si inceppi perché tutto il sistema si paralizzi. Se non ci sarà un’intesa vera tra le classi dirigenti, che preveda un nuovo programma rifiuti a livello regionale, con nuovi termovalorizzatori, credo che dovremmo abituarci tutti a nuove emergenze.

Un mese fa è stata approvata dalla giunta regionale il nuovo piano per il lavoro. Il Presidente Caldoro aveva promesso tempi di attuazione brevissimi. A che punto siamo?

“In realtà quello è un piano difficilmente realizzabile perché prevede l’occupazione presso aziende private, ma allo stato delle cose, visto che la Regione è bloccata, sono bloccati tutti i fondi verso qualsiasi iniziativa imprenditoriale, non capisco come queste stesse aziende possano andare avanti e far fronte alla crisi economica. Il centro destra pecca proprio in questo, promette, approva piani, ma, alla fine, realizza poco”.

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