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Cultura

Mostra fotografica di Sergio Antonuccio e Alessio Paduano

NAPOLI – La mostra, un reportage sulla condizione dei ragazzi di strada di Bucarest, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Si articola in 40 foto, a colori quelle di Sergio Antonuccio e in bianco e nero quelle di Alessio Paduano, risultato dell’approccio a questo terribile e devastante aspetto sociale in uno stato come la Romania, dal 2007 paese membro della Comunità Europea.

Sergio Antonuccio con i suoi scatti – di cui il colore niente leva ad un crudo realismo, dettagliato, quasi didascalico e che a volte si connota di elementi surreali e onirici – ci fa conoscere i bambini che vivono nei quartieri Rahova e Ferentari tra i più sporchi e poveri della città di Bucarest e ci mostra famiglie nomadi della zona “India” a pochi passi dal centro, che a lui appare come “una distesa immensa di terreno con case costruite con mezzi di fortuna, sparse qua e là.”

In una serie di ritratti e con l’incisività di un bianco e nero in grado di esprimere elementi poetici, memorie struggenti e nostalgiche, Alessio Paduano ci mostra realtà molto dure come l’eroina iniettata in condizioni allarmanti di igiene e promiscuità e gli angusti spazi dei canali, tra i tubi dei condotti del gas, dove si trova rifugio dal freddo e dove è possibile allestire parvenze di identità.

Nelle fotografie dei due artisti opera uno sguardo pensoso che ha saputo attendere l’offerta dell’altro, che ha fermato il momento così come accaduto, agendo essi all’interno della stessa realtà, con il risultato di un’immagine condivisa, non forzata, non rincorsa, non rubata.


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