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Cronaca

Minori, tre quartieri di Napoli combattono l’emarginazione

Associazione a ruota libera in alcune attività

NAPOLI – Duecentosessantamila euro in tre anni per attivita’ artistiche e cognitive che coinvolgeranno sessanta tra bambini e ragazzi di Napoli che vivono in contesti difficili. Sono le cifre di ‘Napoli laborART’, il progetto promosso dall’associazione ‘A ruota libera’ e finanziato da Deutsche Bank Italia e dalla fondazione ‘Con il sud’. L’iniziativa ha il sostegno della Curia partenopea e rientra negli eventi del Giubileo straordinario per Napoli, indetto dall’arcivescovo Crescenzio Sepe per l’anno in corso. L’obiettivo e’ combattere il rischio di devianza e marginalita’ sociale di chi vive in tre dei quartieri piu’ a rischio della citta’, il Rione Sanita’, San Carlo Arena e Stella, dove si trova anche la Casa di Tonia, il centro di accoglienza dedicato principalmente a donne e neonati inaugurato due anni fa proprio dal cardinale Sepe e che mettera’ disposizione i propri spazi. “E’ un progetto innovativo – dice Luca Trapanese di ‘A ruota libera’, che gestisce per la Curia partenopea anche ‘Casa di Tonia’, alloggi e servizi per madri in difficolta’ – e vedra’ bambini e ragazzi impegnati quotidianamente in laboratori di ceramica, pittura, presepistica, teatro, scrittura creativa e ludoterapia”. Il presidente della fondazione ‘Con il sud’, Carlo Borgomeo sottolinea l’importanza della “partnership con un istituto di credito. E’ la prima volta che co-finanziamo un progetto con una realta’ diversa da una fondazione. Speriamo si tratti di un’esperienza contagiosa e che anche il pubblico dia il proprio contributo”. La scelta di Napoli da parte di Deutsche Bank per un’iniziativa legata al sociale, spiega l’amministratore delegato Flavio Valeri, “non e’ casuale. Per noi e’ un ritorno alle origini, visto che nel 1986 Deutsche acquisto’ Banca d’America in Italia, che aveva la sede principale proprio in questa citta’. Investiamo 200mila euro per un unico progetto di lungo termine”. Per Sepe queste iniziative sono paragonabili alla “manna che scende dal cielo. E’ l’esempio di come lo spirito del Giubileo diventa realta’ e solidarieta’ per dare speranza a chi ne ha piu’ bisogno”. Perche’ se non si parte dai bambini, aggiunge il cardinale, “non si puo’ costruire un futuro serio”.

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