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L’inter vince di testa con Ranocchia, e saluta lo stemma!

NAPOLI (di Nicola Brattoli) – Arriva la terza vittoria consecutiva in campionato per l’inter, ma soffre maledettamente a Cesena. Vittoria arrivata dallo stacco imperioso di Ranocchia che anticipa Antonioli, in  uno dei pochi tiri verso lo specchio della porta romagnola. Il gioco e gli attaccanti continuano a latitare; ma i risultati iniziano a dare ragione a Ranieri: l’inter è in zona Europa, ha una difesa che adesso può dirsi sicura con un Lucio in formato “Maxi” che, in questa partita, ha messo più di una pezza nelle sortite offensive cesenati.

Inter, Attacco spuntato: Quanta fatica per gli attaccanti dell’inter quest’anno siglare una rete. Solo sei gol in questo campionato sono arrivate dalle punte neroazzurre. A Cesena, Pazzini e Milito hanno fatto molta fatica a crearsi occasioni nitide per battere a rete. Pazzini soffre, si impegna, corre e rincorre; ma le sue doti non sono supportate da una squadra che non gli dà il suo pane quotidiano ovvero i cross dal fondo o assist in area di rigore. Milito, che è apparso in lieve crescita fisica, si è reso pericoloso in una sola circostanza: un’azione in solitaria con botta dalla distanza che è andato di poco alto. Troppo poco per una squadra che negli anni precedenti ha chiuso spesso col migliore attacco del campionato.

Cesena, guardare oltre la sconfitta: I romagnoli per la prestazione offerta avrebbero meritato come minimo il pareggio. Dopo la sconfitta contro la Juventus, il Cesena gioca un’altra buona partita che però non porta punti. Certo si ha la consapevolezza che giocando così la salvezza è a portata di mano, per una squadra costruita in estate per una salvezza sicura e forse qualcosina in più. La rete di Ranocchia arriva nel momento migliore dei bianconeri che avevano avuto al 52’ un’ottima occasione con Guana, che aveva sfruttato l’indecisione di Obi e Ranocchia, ma al momento di tirare è stato chiuso da un superba chiusura di Lucio.

Concitato finale: Il Cesena dopo il gol subito ha attaccato con insistenza la difesa interista. Arrigoni, nell’ultimo quarto di gara, ha aumentato la forza fisica dell’attacco con l’inserimento del peso massimo Bogdani e Ghezzal. È all’88’ che  si decide il risultato della partita: Ghezzal colpisce al volo nell’area piccola un palla arrivata dalla sinistra e J.Cesar con un intervento decisivo, di riflesso respinge la palla e strozza l’urlo in gola all’algerino e  del pubblico di casa. Al 93’ in uno dei tentativi dei centrocampisti interisti di custodire il pallone porta Stankovic al tiro da fuori area, impensierendo Antonioli che con una grande parata nega il due a zero all’inter. Sarebbe stato troppo per un’inter che vince soffrendo; ma per Moratti e i tifosi è questo che importa: risalire in classifica.

Particolare: lo stemma perduto: L’inter ha perduto uno dei loghi più importanti che una squadra di calcio può avere sulla maglia: lo stemma di Campioni del Mondo. Il Barcellona, infatti, battendo per 4-0 il Santos con i gol di Messi (2), Xavi e Fabregas si aggiudica il Mondiale per Club e  l’importante riconoscimento. È il segno dei tempi che corrono: per tornare a vincere quel gagliardetto bisognerà tornare a giocare un calcio diverso da quello mostrato in questa e nella passata stagione; ma soprattutto lo stemma lo si dovrà strappare alla squadra più forte di tutti i tempi…

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