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Enogastronomia

Leonardo da Vinci :genio (anche ) della tavola

NAPOLI (di Isabella Forte Nele) – In questa nostra passeggiata nella cucina del tempo, non potevamo dimenticare Leonardo da Vinci. Non so a voi, ma a me fa un piacere enorme pensare che un genio della sua portata, artista e scienziato eccelso,intelligenza di rara finezza, sia stato interessato alla cucina ed alla tavola. Il suo è stato un interesse quanto mai attivo, anche a tavola Leonardo non si è smentito.

Leonardo Da VinciSi racconta ,e lui stesso ne parla in quello che fu poi chiamato codice Romanoff, che odiasse le tavole sporche e disordinate.Per questo motivo si dedicò alla progettazione ed alla creazione di qualcosa che potesse ovviare all’antipatico problema di tavole luride e macchiate da intingoli, sughi e pietanze varie, visto che i commensali erano all’epoca abituati a pulirsi le mani ed il viso con la tovaglia stessa. Naturalmente ci riuscì ed inventò…IL TOVAGLIOLO! Incredibile , ma vero, ciò che noi usiamo tutti i giorni nelle nostre cucine, durante i nostri pranzi e le nostre cene, di carta o di lino e damasco, l’ha inventato Leonardo da Vinci. Egli scriveva “…penso che ognuno a tavola dovrebbe avere una tovaglietta tutta sua, di modo da potersi pulire lì le mani e il coltello, per poi piegarla e non rovinare così l’ aspetto della tavola con le sue sporcizie…” Non subito il tovagliolo venne apprezzato, inizialmente vennne usato per soffiarsi il naso o per serdersi sopra o , addirittura, per scherzare con gli altri ospiti lanciandoselo addosso. Sempre nell’ottica di una tavola pulita decorosa ed invitante, si racconta che in occasione della visita di un prelato a Milano, Leonardo avesse preparato una zuppiera con cipolline, uova di quaglia e foglie di lattuga, da far girare tra i commensali. La rabbia e lo sconforto presero il nostro genio, quando l’alto prelato , servito per primo come ospite d’onore, mangiò con le mani tutte le cipolline, tutte le uova e si pulì la faccia con le foglie di lattuga, restituendo la zuppiera ad un imbarazzatissimo cameriere.

Caro, carissimo Leonardo, folle di mamme nel corso dei secoli ti hanno benedetto e ti benediranno per aver loro consentito di proteggere milioni di candide camicine da ineffabili macchie e per reso più pulita ed ordinata la tavola.Non c’è niente da fare i veri geni crescono in cucina!

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