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CronacaEconomia

(La Protesta ) Una gigantesca bottiglia contenente un messaggio di s.o.s. , da consegnare alle autorità regionali

NAPOLI – Questo è il segno, clamoroso ed originale, prescelto da Assocampania per concludere la manifestazione della categoria degli operatori commerciali dei mercati, che si svolgerà martedì prossimo 8 aprile alle ore 14,30 con un presidio di centinaia di persone davanti alla sede della Regione al Centro Direzionale di Napoli.

Assocampania, la protestaPerché l’ s.o.s. ?
Perché i mercati, la forma più antica di commercio nel mondo e vero ed unico servizio distributivo in tanti piccolo comuni e quartieri popolari delle città, a beneficio delle famiglie meno abbienti, sopravvivono nel più totale abbandono da parte delle istituzioni pubbliche, mortificando le capacità ed i sacrifici di migliaia di lavoratori.

Perché il presidio alle istituzioni e non un corteo di protesta ?
Perché la categoria, ed Assocampania alla sua testa, da tempo è stanca del teatrino della protesta. Con il presidio alla Regione gli operatori commerciali vogliono dire : ECCOCI, siamo pronti a rischiare, a fare la nostra parte, ma voi istituzioni fate la vostra parte, dateci aree di mercato degne di questo nome !

Le aree di mercato non sono adeguate ?
Non solo non sono adeguate. Di più ! sono abbandonate al più assoluto degrado, pur essendo pubbliche, pur incassando i Comuni affitti dei posteggi insopportabili in cambio di servizi inesistenti.

In che senso gli operatori sono pronti a rischiare, a fare la loro parte ?
Semplice : i Comuni non sono in grado di rendere efficienti le aree di mercato già presenti ? Non c’è problema. Ci diano la possibilità di gestire mercati su aree private, già previste nella nuova legge regionale approvata a gennaio con la proposta di Assocampania, unica associazione di categoria che si è sempre battuta per la loro istituzione.

Non si poteva fare prima ?
No. Si tratta di una novità assoluta, che in Campania è stata introdotta, e che non esiste nelle altre Regioni.

E cosa proponete alla Regione per realizzarle ?
Semplice. Gli operatori commerciali non sono immobiliaristi. La Regione metta a disposizione contributi per attrezzare le aree private di mercato. E non occorrono le ingenti risorse che le istituzioni pubbliche attualmente sprecano per servizi inefficienti !

Cosa ci sarà scritto nel messaggio contenuto nella gigantesca bottiglia ?
Che non vogliamo essere salvati, vogliamo essere aiutati a salvare i nostri clienti, cioè le famiglie meno abbienti attraverso un servizio commerciale competitivo. Solo così ci salveremo anche noi. Proposte, non solo proteste.

Quanti operatori si trovano in questa condizione ?
Circa ventimila nella sola Regione Campania. E’ evidente che per la soluzione dei problemi non basteranno solo i mercati su area privata, anche se riteniamo che la ricaduta sull’intero sistema dei mercati sarà notevole. In sostanza, si tratta di uscire dall’abbandono, dalla prigione dei tartassati senza beneficio alcuno.

Anche la vostra categoria è tartassata ?
Tartassati è dir poco. Taglieggiati è la parola appropriata, per esempio sulle tariffe applicate agli automezzi, che per la categoria non sono beni di lusso, sono strumenti di lavoro. Cacciati è la parola giusta, per esempio dai centri storici e turistici, dove per gli operatori che pagano le tasse è impossibile lavorare, e per gli abusivi si chiudono tutti gli occhi a disposizione, chissà con quali sistemi.

Pensate di poter essere utili al turismo ?
Certo. E non siamo noi a dirlo. Gli americani, per esempio, mettono al secondo posto, nella classifica di gradimento dei turisti stranieri in Italia, dopo le bellezze storiche e paesaggistiche, i mercatini. Ecco, le nostre istituzioni fanno esattamente il contrario del bene dell’Italia.

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