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Juve, si vola a Cardiff!

(di Gianpaolo Rispoli) – Grande notte di Champions per la Juve che conquista la sua nona finale, considerando anche la Coppa dei Campioni. Rispetto a quella persa due anni fa , però, forse questa volta i bianconeri partono con una formazione più pronta e molto più temuta rispetto a quella che veniva considerata come una sorpresa nella finale di Berlino. Quest’anno, invece, sin dall’inizio la compagine bianconera è stata inserita tra le quattro favorite, insieme a Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. Tutto questo, ovviamente, grazie ad un grandissimo lavoro mirato da parte della dirigenza che ha agito in maniera intelligente e lungimirante, e ha permesso ad Allegri di poter disporre di una rosa in grado di competere su tre fronti.
La cronaca – Formazioni: Juventus (3-4-2-1): Buffon; Barzagli (dal 40’ st Benatia), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira (dal 10’ pt Marchisio), Pjanić, Alex Sandro; Dybala (dal 9’ st Cuadrado), Mandžukić; Higuaín.
Monaco (4-4-2): Subašić; Raggi, Glik, Jemerson, Mendy (dal 9’ st Fabinho); Sidibé, Moutinho, Bakayoko (dal 33’ st Germain), Bernardo Silva (dal 24’ st Lemar); Falcao, Mbappé.
Si gioca allo Stadium il ritorno della semifinale di Champions, con il Monaco che conferma il 4-4-2 presentato all’andata cambiando qualche interprete, e Allegri che schiera la stessa squadra vista nel Principato ad eccezione di Khedira, schierato al posto di Marchisio. Il Monaco parte subito forte e prova a mettere paura ai bianconeri con un ritmo molto alto, che però non produce grandi occasioni se non un tiro da fuori di Falcao dopo 7’ che non spaventa più di tanto Buffon. Dopo 10’ Allegri è costretto ad inserire Marchisio al posto di Khedira a causa di un infortunio, così la Juve si ritrova esattamente con gli stessi undici dell’andata. Dopo un inizio un po’ in sordina i bianconeri iniziano a carburare e, al 22’, hanno la prima grande occasione con Higuaín che, a tu per tu con Subašić, prova un pallonetto che viene allontanato prontamente da Glik a pochi metri dalla linea di porta. Al 25’ Higuaín si traveste da assistman ed offre un gran pallone a Mandžukić, ma il destro del Croato viene respinto da una grandissima parata del portiere. È una Juve spumeggiante in questi minuti e così al 28’ è Pjanić ad avere sul destro l’occasione per il vantaggio, ma Raggi è bravissimo e devia in corner la sua conclusione. Il gol arriva cinque minuti più tardi: sempre Dani Alves, protagonista anche all’andata, mette in mezzo uno straordinario pallone per Mandžukić che prima si fa parare il colpo di testa da Subašić, e poi è il più lesto di tutti ad avventarsi sulla ribattuta e portare in vantaggio i suoi. Il Monaco prova a rispondere al 42’ con Mendy che va via sulla fascia e mette in mezzo un cross basso sul quale interviene Chiellini per anticipare Falcao che, altrimenti, avrebbe concluso a pochi metri dalla porta. Il raddoppio della Juve arriva ad un minuto dalla fine del primo tempo e, neanche a dirlo, il protagonista è ancora una volta Dani Alves che calcia al volo da fuori su una respinta di pugno del portiere e porta i suoi in vantaggio di quattro reti complessive.
Nella ripresa la Juve si rilassa un po’ e il Monaco sembra ormai non crederci più di tanto. I momenti più palpitanti si hanno tra il 67’ e il 69’, quando prima Mbappé si presenta davanti a Buffon che è bravissimo a respingere col ginocchio in calcio d’angolo e poi, due minuti più tardi, lo stesso attaccante Francese accorcia le distanze a pochi metri dalla porta su un bell’assist di Moutinho. Il Monaco prova a mettere paura ai bianconeri ma i suoi tentativi risultano vani e così, dopo tre minuti di recupero, Allegri può esultare per la seconda finale di Champions raggiunta negli ultimi tre anni.
Sogno triplete – Ora la Juve può accarezzare il sogno che attraversa la testa di tutti dall’inizio della stagione, quello di vincere tutti e tre i trofei disponibili. Impresa difficilissima e riuscita per l’ultima volta al Barcellona due anni fa che, nella finale di Berlino, riuscì a sconfiggere proprio i bianconeri. A Cardiff gli uomini di Allegri non incontreranno il Barcellona, ma un’altra Spagnola, probabilmente il Real Madrid che affronterà il ritorno contro l’Atletico con tre gol di vantaggio. Sarà un periodo intensissimo per la Juve che, a causa della qualificazione per la finale di Champions, dovrà anticipare la finale di Coppa Italia contro la Lazio al 17 Maggio. Come al solito l’imperativo è quello di non avere cali di concentrazione a pochi metri da un traguardo tanto difficile quanto meritato.

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